Regia di Naomi Kawase vedi scheda film
Non conosco la regista e questo è il primo che che ho visto di lei.
Delicato, lento, silenzioso. Due figure isolate dalla società, in cerca di riscatto o di una possibilità, di una propria dimensione. La natura è ovunque e ci parla e il dorayaki (tipico dolce tradizionale giapponese) è il filo che tiene uniti i due personaggi.
C'è un un altro elemento che colpisce ed è quello secondo me il tema principale, la diffidenza, al limite del razzismo, che c'è in Giappone su "certi malati", che siano affetti di lebbra (qui appunto) o in passato dai soggetti colpiti da radiazioni che furono isolati e guardati come mostri.
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