Regia di John McTiernan vedi scheda film
“Trappola di cristallo”, meglio conosciuto come “Die Hard”, è il capostipite di quella che forse è la migliore saga d’azione di tutti i tempi.
Diretto da uno dei padri dell’action movie americano, già autore di un capolavoro come “Predator”, questa pellicola è prima di tutto un modello imitatissimo ancora oggi, copiatissimo, plagiato, ma non di rado riutilizzato con intelligenza (“Sotto assedio – White House Down”).
È il modello che vede l’assedio di una banda di criminali altamente sofisticati in un luogo fortemente circoscritto (che sia un grattacielo di Los Angeles oppure la Casa Bianca), situazione nella quale vi è il “classico” eroe improvvisato che risolve la situazione non però senza difficoltà e uscendone puntualmente ferito e sanguinante. Quante volte abbiamo visto riprodursi successivamente questo schema? Innumerevoli.
Cosa dire per il resto? Violenza in consistenti ma giuste dosi, battute azzeccate, tempi e dinamiche dell’azione perfetti, ritmo e tensione alle stelle: quello che si dice un film coinvolgente e altamente spettacolare, dove tutto è piazzato al punto giusto.
Sbaglia chi guardandolo lo considera un prodotto sì efficace, sì divertente, ma comunque usa e getta e per nulla innovativo, perché invece proprio questo è il film di John McTiernan: innovativo.
“Trappola di cristallo” è infatti l’ABC del proprio genere, tanto che potremmo (per nulla esagerando) parlare di cinema d’azione pre-“Die Hard” e di cinema d’azione post-“Die Hard”.
Aggiungiamoci poi Bruce Willis (la cui fama è quasi interamente dovuta a questo film) che dà corpo a un memorabile personaggio dal carattere macho e rude, nonché dotato di un’irresistibile carica autoironica contribuisce.
Aggiungiamoci la colonna sonora: chi, dopo averlo visto, non pensa al film ogni qualvolta gli capiti di ascoltare l’”Inno alla gioia” di Beethoven?
Aggiungiamoci infine Alan Rickman: perfetto cattivo in uno dei ruoli della vita (sarà poi il Severus Piton di Harry Potter).
Generatore di sequel e seguaci a non finire, “Die Hard” è un autentico e imprescindibile cult movie che buona parte della nuova generazione purtroppo ignora, troppo concentrata a idolatrare prodotti (quelli sì, usa e getta) come i “I mercenari” o “Fast & Furious”.
Nonostante l’enorme fama, merita di essere comunque (nuovamente) riscoperto dai pochi che colpevolmente ancora lo ignorano.
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