Espandi menu
cerca
Italiano medio

Regia di Maccio Capatonda vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 315
  • Post 214
  • Recensioni 6380
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Italiano medio

di alan smithee
6 stelle

Maccio Capatonda

Italiano medio (2015): Maccio Capatonda

 

Chi è questo famigerato “italiano medio? Il comico televisivo Maccio Capatonda ce lo spiega trasferendosi pure lui, ultimo dopo un esodo di massa dai risvolti non troppo esaltanti dal punto di vista dei contenuti, ma talvolta entusiasmanti dal punto di vista economico, dal piccolo al grande schermo.

E spiegandoci come da italiano controcorrente, scrupoloso, sensibile, attento ai principi dell'ecologia, del rispetto altrui, della vita animale e vegetale sino a sfociare in una forma di follia ossessiva, si possa diventare, da un momento all'altro, il cittadino omologato, standard, gran inseguitore dei fenomeni di massa, cultore delle mode trascinanti e spesso devastanti che ci lavano il cervello divenendo i miraggi unici ed univoci che ci consentono di sopportare i doveri quotidiani per farci far ritorno a casa ad annegare nella volgarità di quello che una volta si chiamava tubo catodico ed ora, ancor più ad effetto, “banda larga”.

Ma Capatonda, che fisicamente è perfetto nel rendere la medietà quasi camaleontica del cittadino che, omologato o meno, non riesce proprio a distinguersi dalla massa ma sogna bellezza, successo, ricchezza e per questo non scende a compromessi pur di ottenere tutto ciò che apparentemente non è, ha la lungimiranza di sferrare il proprio attacco non solo al mondo devastato dei reality e del calcio, droghe inevitabili per restate “connessi” nel regno della volgarità e della bruttezza dilagante, ma anche a tutto il suo opposto: ovvero a tutti coloro che combattono fino alla fine, con tutte le loro forze contro questo abbruttimento, divenendo tutto l'opposto di costoro, ma comunque un fenomeno comunque maniacale, parimenti abbruttito, e soprattutto incapace di fare qualcosa di veramente concreto: il nostro Giulio Verme - cresciuto ribelle per sopravvivere a genitori divenuti apatici droni con l'avvento della televisione a colori e dei canali commerciali dell'Italia dei falsi, illusori sogni di grandezza di inizio anni '80 esaltati dal politico col garofano che non c'è più, e portati avanti dall'imprenditore nato come edile, poi trasferitosi nella multimedialità che lo ha reso icona, burattinaio, santificandolo, e che tristemente c'è ancora e fa il politico perseguitato, dopo oltre un ventennio di manipolazione di tutti noi - diviene tutto l'opposto certo, ma il baluardo dell'inutilità. Quintessenza della teoria che uccide la pratica; della tendenza a trattenersi, che senza metafora si traduce nella tendenza a trattenere tutta l'aria che si ha in corpo, “disimparando persino a fare la cacca”, come lo accusa la concreta e realistica fidanzata, unico personaggio positivo di tutta la pellicola.

L'esordio cinematografico ironico e a tratti travolgente del comico televisivo Maccio Capatonda è senz'altro molto di più di quanto mediamente hanno prodotto in questi anni la maggior parte dei suoi colleghi che in questa avventura lo hanno preceduto.

L'ironia, il sarcasmo che spinge il pedale dell'annientamento delle funzioni cerebrali per restare in pari col mondo straniato ed allucinato che è necessario vivere per non apparire strani o fuori dal coro, e di contro la critica parimenti rivolta a certe tendenze ossessive come la raccolta differenziata che diviene una ragione di vita, il boicottamento e l'atteggiamento violento che finiscono per essere incoraggiati e condivisi per raggiungere un fine solo teoricamente positivo e meritevole, sfociando (qui comicamente) nel trovare proseliti tra i terroristi islamici, funzionano bene soprattutto nella prima parte.

Luigi Luciano

Italiano medio (2015): Luigi Luciano

Certo la tendenza a criticare un fenomeno, uno strumento che comunque, nel bene o nel male, ha avuto la capacità di creare e far conoscere un personaggio come quello di Capatonda, finisce - proprio in questo film dignitoso e spesso davvero divertente, pieno di gag riuscite che giocano su parafrasi e allusioni (quella delle vie è molto comica: Via del cemento, sede del bioparco minacciato dalla speculazione edilizia o Via del tutto eccezionale), sulla contrapposizione di due personaggi che sono due facce stravolte di una stessa medaglia che non vale più nulla - per creare delle macchiette esasperate che risultano a tratti geniali, ma anche un po' col fiato corto, poco tridimensionali. Situazioni e scenette esaltate dalla trovata comica, dalla gag fulminante che funziona, ma giusto il tempo effimero e troppo corto per uno spumeggiante spot televisivo che magari colpisce e appaga a Mai dire goal o in situazioni affini, ma stenta a convincere pienamente al cinema, dove la storia tendenzialmente ha bisogno di bruciare lentamente, con costanza, e non di vivere di fiammate esplosive che bruciano all'istante, ma si spengono troppo presto in un'alternanza che nuoce alla linearità del racconto a cui il cinema ci ha coerentemente abituato.

Tra gli attori coinvolti, tutti della band televisiva del regista ed attore, Luigi Luciano, con quel suo sguardo apatico e trasognato, è irresistibile in ognuno dei suoi molteplici personaggi, mentre la travolgente e straripante sensualità di Barbara Tabita danno vita al personaggio di una vicina di casa da incubo che ricalca alla perfezione il luogo comune della casalinga fisicata tutta televendite e dipendenza multimediale.

Il personaggio dell'impomatato e viscido imprenditore edile, re del bello e del jet set, conduttore e arbitro del talent show più seguito, sappiamo bene da chi prende spunto, ma fisicamente sembra la caricatura di Michael Douglas mentre interpreta Frank Liberace nel film di Soderbergh.

Rupert Sciamenna

Italiano medio (2015): Rupert Sciamenna

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati