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Il ragazzo della porta accanto

Regia di Rob Cohen vedi scheda film

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La recensione su Il ragazzo della porta accanto

di mc 5
6 stelle

Non ci vuole una gran perspicacia ad intuire che non si tratta di un thriller indimenticabile ma di un filmetto estivo bello teso ancorchè di scarse pretese. Tuttavia non condivido le pesantissime stroncature con cui il film è stato accolto all'unanimità dai critici. D'accordo è un prodotto che ha più del televisivo o del circuito homevideo, epperò è un thrillerino nella media, non quell'orrore inguardabile che molti hanno raccontato. Io infatti, fatti salvi i luoghi comuni e la prevedibilità dell'assunto, mi sono anche divertito. Ed evito qui di aprire una parentesi su una tendenza critica che mi vede perplesso: quando si scorge una Croce Rossa su cui sparare son tutti lì con la pistola fumante in mano, salvo poi sopravvalutare certi filmoni infiocchettati per bene e che in realtà sono stupidaggini (esempio: "Spy"). Ma poi scendiamo pure nel dettaglio, e vedremo che -posta una sceneggiatura assai poco originale- però gli attori (non solo la Diva) si difendono con dignità, la tensione è presente a sufficienza, l'evolvere è teso e abbastanza coinvolgente. Insomma un film tutto sommato modesto ma non certo da buttare. La vicenda è da thriller erotico anche se di scene significative "in quel senso" non ce ne sono. Una insegnante di mezza età (ancora assai piacente) è tormentata da una situazione famigliare che sta andando a rotoli e trova rifugio alla sua forte crisi nella corte che le fa un giovane aitante. Tra i due succede l'inevitabile, in una sola notte, ma poi accade che mentre lei è pentitissima e anzi vorrebbe ricostruire il legame col marito separato, il ragazzo prende a farsi dei viaggi mentali che ne tratteggiano il ritratto di uno psicopatico pericoloso. Lui la perseguita e non la molla più, in modo anche violento. Lei non può fare molto e si limita ad evitarlo ma in realtà precipita in un incubo. E lì poi ne succedono di tutti i colori, con una sceneggiatura che assume i connotati del thriller cupo e ossessivo. Chiaro che Jennifer Lopez spadroneggia da mattatrice e devo dire che non se la cava affatto male. Poi -da maschietto- devo ammettere che è ancora bellissima, di quelle bellezze ispaniche che mi travolgono. E anche come attrice è perfettamente in parte, non delude. Ryan Guzman è il giovane maniaco: bravino, anche se immagino le ragazzine lo troveranno soprattutto "un bel manzo". E segnalo la presenza di John Corbett (nel ruolo del marito) un vecchio volto noto di Hollywood. In definitiva, un thriller estivo che si può tranquillamente vedere. Senza aspettarsi troppo.

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