Regia di David Lynch vedi scheda film
Una delle storie più tristi mai portate sul grande schermo, con il giovane David Lynch bravissimo nel non farsi prendere eccessivamente la mano dal melodramma. Da non perdere.
La storia di John Merrick, meglio conosciuto come l'uomo elefante, è uno dei racconti più tristi che siano mai stati portati sullo schermo. E il fatto che si tratti in fondo di una storia realmente accaduta rende il tutto ancor più straziante. Che a portare al cinema la storia dell'uomo elefante sia stato David Lynch è in se fatto piuttosto sorprendente, se pensiamo che il Nostro aveva all'epoca ben poca esperienza come regista, avendo diretto il solo “Eraserhead” tre anni prima, e che stilisticamente lasciava intuire ben poche similitudini con il soggetto di “The Elephant Man”. Ciò nonostante, Lynch fece un grandissimo lavoro, rendendo alla perfezione gli ambienti della Londra secolo XIX e non lasciandosi prendere troppo la mano dal melodramma. La scelta del b/n completa poi il quadro. Il film ricevette 8 candidature all'Oscar, ma chiuse la serata di gala a mani vuote. Come conseguenza di ciò venne istutuito a partire dal 1981 il premio al miglior trucco. Davvero da non perdere, perché resta un classico immortale. Può servire peraltro anche come strumento di auto-valutazione della durezza del proprio cuore: se riuscite a visionarlo per intero senza versare neanche una lacrima ce l'avete evidentemente di pietra!
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