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John Wick

Regia di David Leitch, Chad Stahelski vedi scheda film

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La recensione su John Wick

di mc 5
7 stelle

Finalmente si stacca il cervello con un bel thriller action fatto come dio comanda! Rumoroso e tamarro. Embè? Così dev'essere un Action come si conviene. E questo ha tutti i numeri giusti. E qui sarebbe da sciocchi cercare le psicologie ben definite, i personaggi complessi, le sfumature. Qui è ovviamente tutto tagliato con l'accetta, ci sono dei criteri che è giusto osservare. E non è il caso di fare gli snob. Anche perchè le vaccate al cinema sono ben altre, come certe commediacce italiane che meriterebbero la gogna per quanto sono stupide. Una New York notturna, da hard boiled, minacciosa, piovosa, spesso inquadrata dall'alto in stacchi visti mille volte ma sempre suggestivi se fanno da sfondo ad una storia di vendetta e di odio. Il regista sfrutta una sceneggiatura non originale (evidentemente) ma classica (da B-Movie) e la sua sapienza sta nel creare e mantenere una tensione sempre alta fino alla fine e nell'alimentare un'atmosfera a tinte fosche che esalta lo spettatore devoto al cinema di genere e action in particolare. Il film è pieno di combattimenti e di scontri, raffiche di mitragliatrici, spari come se piovesse (e infatti piove spesso). Il che genera un effetto un pò fracassone ma ci sta, ci sta tutto. Il nemico è la criminalità russa, che in America e in tutto il mondo sta diventando la piu' potente e vendicativa. (Faccio notare, a margine, che la Mafia Russa sta prosperando anche nella nostra bella Italia, dove ha comprato interi quartieri di città). Il protagonista perde la moglie e si trascina nel dolore e proprio nel suo momento peggiore deve scontrarsi con una gang sovietica che prima lo provoca poi (dopo averlo massacrato di botte) gli ruba la sua amata macchina e -quel che è peggio- gli ammazza il suo inseparabile cagnolino. Da questo punto in poi ciascuno può immaginare tutto quel che segue. La furia di John Wick si scatena senza freni, con annessa richiesta di "sospensione dell'incredulità" per lo spettatore che vede John fare roba da chiodi, tipo che pur mezzo rovinato da ferite gravi continua a menar le mani e a correre come se niente fosse. Indistruttibile ma anche ogni tanto fatto oggetto di inquadrature che lo vedono dolente e malinconico (leggi: ha le sue paturnie...eh beh ognuno ha le proprie croci). Sono appena stato ironico ma devo dire che -nella sua spavalda spacconeria di sceneggiatura- Wick è a suo modo credibile, almeno in senso "fiction". Ci sono poi alcune furberie a sorreggere la baracca. Per esempio una colonna sonora del tutto funzionale, martellante ed aggressiva, e poi una trovata carina: siccome ci sono spesso dialoghi in russo appaiono dei sottotitoli che -anzichè comparire come di solito nella "pancia" dell'immagine- li vediamo disseminati per lo schermo, con un effetto grafico insolitamente brillante. Che dire di "questo" Keanu Reeves? io un'idea me la sono fatta e non pretendo di trovare consensi. Io credo che il passato "nobile" (Bertolucci per esempio) sia ormai alle spalle per il nostro uomo che immagino i vizi della vita abbiano leggermente bollito. Ed è dunque un miracolo che egli abbia saputo riciclarsi così brillantemente col cinema di pura azione, un cinema dove le doti espressive raffinate non sono mai molto richieste. E con questo ho risposto a chi lo ha accusato di recitazione monodimensionale. Anyway, i panni di questo giustiziere gli calzano a pennello. Da segnalare (ancorchè in un ruolo minore) un discreto Willem Dafoe, e inoltre uno strepitoso Michael Nykvist nel ruolo del boss russo, davvero bravo nel rendere l'essenza di un'Anima Nera. E infine una stupenda (se posso dirlo: che gnocca!) Adrienne Palicki nei panni di una spia bella quanto malvagia. Finisco con una chicca di sceneggiatura: geniale l'idea (una delle poche originali del film) di un albergo apposta per gangsters, con le sue regole e le sue consuetudini.
Se non siete troppo snob, vi divertirete parecchio.

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