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Ant-Man

Regia di Peyton Reed vedi scheda film

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La recensione su Ant-Man

di Karl78
7 stelle

Il MCU è caratterizzato, in linea col mondo dei comics dal quale proviene, da un universo appunto - anzi multiverso, recentemente sconvolto per l'ennesima volta dal cross-over Secret Wars che ha dato luogo all'iniziativa editoriale All New All Different Marvel - con continui rimandi interni, che in genere finiscono in cross-over - il primo The Avengers è stato un po' quello, Captain America - Civil War molto di più, e prende le mosse dall'omonima saga del 2006-2007, che in certi momenti emoziona non poco e fa scendere la lacrimuccia. Con questo film si introduce nel suddetto MCU un nuovo personaggio, e anzi più d'uno. In particolare il primo Ant-Man del Marvel Universe ovvero Henry "Hank" Pym, il secondo Ant-Man e protagonista Scott Lang, e la figlia di Hank, Hope Pym - in realtà, nella continuity principale del Marvel Universe Hope non esiste, esiste invece in una linea temporale alternativa cosiddetta MC2 ossia Marvel Comics 2 - che poi sarà la (una delle tante del MU) futura Wasp nel prossimo film di Ant-Man.

 

Il film, nonostante veda la comparsa di Falcon degli Avengers, non è subito gettato in mezzo alla continuity - tranne che per l'immancabile sequenza finale, che in questo caso si trova realmente alla fine, ovvero dopo la prima, ovvero vi sono due sequenze post-titoli di coda come ormai accade sempre più spesso - e se ne tiene ancora un po' in disparte, e per questo a molti è parso più godibile. Lo capisco. Per chi è cresciuto coi comics è un po' diverso però... Quello che il normale spettatore che della Marvel o della DC conosce solo i film al cinema può amare, per noi può esser merda e viceversa - io in realtà ho smesso molti anni or sono, intorno al 2000, ed ho iniziato molto prima di quanto capiti ora poiché avevo 11 anni quando ho cominciato a comprarli regolarmente.

 

Recuperare 55 anni di storie a fumetti, di un mondo molto complesso, un vero e proprio multiverso che ha una ramificazione e una gerarchia precisi, che viene periodicamente sconvolto da eventi cosmici e divini (e non solo per alzare le tirature ma perché è necessario talvolta sfoltire, altre volte rinnovare, altre volte spiegare perché uno che dovrebbe avere 70 anni ne ha in realtà una trentina, e così via... Ma non solo, è funzionale a quel genere di letteratura che altro non è se non la moderna letteratura epica e mitologica, con eroi semidivini e divinità semiumane, con entità cosmiche e inarrivabili divinità che stanno su un piano superiore rispetto a quello Asgardiano di Thor o di quello degli Olimpi, ecc.) e che ha le più disparate linee temporali, è cosa impossibile da realizzare con una manciata di blockbuster. E infatti nemmeno ci si prova, tutt'al più si aggiunge l'ennesimo universo alternativo al mazzo. Anzi, al MCU va ancora bene, al DC Universe va molto peggio. Una delle più belle saghe che siano mai state scritte e disegnate è la Rinascita di Lanterna Verde, con quei geni di Geoff Jhons - l'artefice della rinascita della DC - e di Ethan Van Sciver  alle tavole, e la trasposizione cinematografica - il Lanterna Verde di Martin Campbell - è una mezza cagatina.

 

Ciononostante, permettetimi di dire che chi quelle storie le conosce anche solo in parte, chi con quelle storie è cresciuto, chi le ha amate, chi ci si è lambiccato il cervello molto più che con qualsiasi filosofia o matematica, ne gode - o ne gode meno - ad altro livello. Non dico sia indispensabile, se così fosse l'opera cinematografica avrebbe fallito. Dico solo che, così come un cinefilo potrebbe incazzarsi quando la prima reazione dello spettatore medio di fronte a 2001 Odissea nello spazio fosse per caso: ma che due coglioni!, così un lettore storico di comics potrebbe reagire di fronte a certi commenti, entusiastici o ferocemente critici che siano.

 

Detto ciò,a proposito del film non è che ci sia molto di cui discettare. E' sostanzialmente un'introduzione, non particolarmente emozionante e con vene comiche com'è d'uso in casa Marvel e ancor più con riferimento all'eroe in questione. Il ritmo talvolta cala ma non per gli intermezzi introspettivi, che questa volta invece non è che siano molto presenti. E questo è male in entrambi i casi. Insomma, non lo vedo male ma un gradino sotto certi Iron Man e pure due rispetto al primo Avengers. E anche rispetto al non molto apprezzato qui su Film TV Captain America - Civil War. Cionondimeno, ad ora credo sia il titolo migliore di Peyton Reed, che non è che in passato abbia proprio impressionato... (Yes Man, Ti odio, ti lascio, ti..., Down with Love, Ragazze nel pallone... Ancora ancora Down with Love e un'occasione la si può concedere a Yes Man, ma per il resto...).

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