Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Chris Kyle è diviso tra una moglie che vuole riportarlo ai suoi doveri di marito e di padre, e il suo ruolo di soldato in Iraq, dove col fucile è capace di far fuori a distanza un nemico dietro l'altro.
A 85 anni suonati, con una buona dose di patriottismo nel sangue, Clint Eastwood si cimenta con la guerra, ispirandosi alla storia vera del micidiale cecchino dei Navy Seal scomparso nel 2013. Il film, a conti fatti, non merita né infamia né lode, certo non ci troviamo di fronte a Gli Spietati o a Million Dollar Baby. La scena di più alta tensione drammatica la si ha verso l'inizio, quando Chris si trova nell'obiettivo un bambino con una bomba tra le mani, tutto il resto della vicenda regala poche sorprese, è ordinaria routine, niente di nuovo rispetto ai tanti film di guerra già apparsi sulle scene. Eastwood non ha voglia di mettere in discussione nulla, e non ritiene necessario scavare nella psicologia del protagonista, padre e marito come tanti, ottima mira, per cui sparare contro i nemici - bambini compresi - è giustificato dalla volontà di difendere la patria tanto amata.
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