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Testimone d'accusa

Regia di Billy Wilder vedi scheda film

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La recensione su Testimone d'accusa

di Lord Holy
10 stelle

Testimone d'accusa è un racconto breve di Agatha Christie, pubblicato in Italia insieme ad altri undici in una raccolta, intitolata Il segugio della morte (The Hound of Death and Other Stories). Dato il suo successo, alla stessa autrice fu chiesta la scrittura di una relativa pièce teatrale, dalla quale fu poi tratto il film in questione. Da notare che ella, insoddisfatta per il finale, uno dei pochi usciti dalla sua geniale mente a trasgredire la regola di una severa punizione per i colpevoli (qui trionfanti, un'eccezione!), decise di approfittare dell'occasione per correggerlo. Ne nacque la straordinaria sequenza di colpi di scena che caratterizzano gli ultimi minuti, dove (tranquilli) giustizia sarà fatta, come sempre nei classici della scrittrice.

Per la cronaca, nell'originale si conclude alla prima delle due principali rivelazioni, ovvero lo smacco alla legge inglese. E forse per una volta l'avrei anche apprezzato di più, essendo altrimenti troppo marcato ed evidente il sapore della vendetta personale e il giudizio tipico di Agatha Christie, nella versione dell'epilogo poi approdata al cinema.

Comunque anche così non perde affatto il suo gusto, di un "giallo" squisito. Sarebbe superfluo soffermarsi ad elogiare le qualità del soggetto (trama, dialoghi e personaggi), perché il nome di chi l'ha partorito è già una garanzia più che valida da ogni punto di vista. Dunque mi accontenterò di ricordare l'interpretazione da antologia offerta dal cast, nel quale svettano l'immensa Marlene Dietrich (intensa presenza scenica con la sua Christine) e l'eccezionale Charles Laughton (impossibile non cedere alla sua intelligente comicità, costruita a suon di brillanti battute) nel ruolo di un avvocato Wilfrid cagionevole di salute e in lotta costante con l'infermiera Miss Plimsoll (una Elsa Lanchester in forma smagliante) che lo vorrebbe costretto a letto. I loro siparietti aggiungono ulteriore sfizio al già sostanzioso caso di Leonard Vole (Tyrone Power). Una gioia potervi assistere. Uno spettacolo vivamente consigliato.

Sulla trama

Il gentiluomo inglese Leonard Vole è accusato dell'omicidio di una ricca vedova, in quanto il testamento l'avrebbe nominato erede di un considerevole patrimonio. La situazione è complicata dall'atteggiamento ambiguo della moglie Christine, una donna tedesca che Vole conobbe ad Amburgo. Il caso interessa vivamente un celebre avvocato, sir Wilfrid Robarts, che decide di assumerne la difesa, del tutto convinto dell'innocenza dell'imputato. I colpi di scena non mancheranno...

Cosa cambierei

Meglio non scalfire la perfezione.

Su Marlene Dietrich

Christine Helm Vole, la moglie dell'imputato, arguta e di sicuro effetto.

Su Charles Laughton

Sir Wilfrid Robarts, avvocato penalista, d'irresistibile simpatia e affinità con lo spettatore.

Su Tyrone Power

Leonard Stephen Vole, l'imputato, fu l'ultima sua interpretazione.

Su Elsa Lanchester

Miss Plimsoll, la vivace infermiera, ruolo tipico di questa caratterista.

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