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Un Natale stupefacente

Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film

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La recensione su Un Natale stupefacente

di Lina
8 stelle

A differenza delle opinioni negative che ho letto su questo sito, posso tranquillamente e sinceramente affermare che a me il film è piaciuto. Devo ammettere che inizialmente ero scettica a riguardo perché da tempo ormai la comicità italiana fa cilecca ed i cinepanettoni diventano sempre più insipidi e risaputi, senza contare che il trailer non mi aveva fatto alcun effetto poiché mostra un quadretto veramente misero della comicità che in realtà il film riesce ad offrire.

 

Riassumendo in semplici parole, era da tempo che non ridevo così di gusto nel guardare un cinepanettone! …E dire che ormai li evitavo come la peste perché mi sembravano strazeppi di uno sterile trash incapace anche solo di far sorridere, ma in questo caso non è stato così. Il trash c’è eccome, ma la differenza sta nel fatto che è gustoso e fa morire dalle risate o almeno, ha causato quest’effetto su di me che davvero ridevo ogni cinque minuti.

 

Non sono mai stata un’appassionata della comicità di Lillo & Greg e non credo di esserlo neppure ora perché non li reputo dei comici di gran spessore poiché non hanno una gran dose di espressività e neppure il carisma del comico naturale, però divertono e non si confondono con la massa. Hanno uno stile tutto loro che un po’ mi ha ricordato quello di certi goffi comici americani (tipo quelli di “Notte da leoni”), ma le vere sorprese e rivelazioni sono state Ambra Angiolini e Paolo Calabresi. La prima perché mai mi sarei aspettata che mi avrebbe convinta con la sua recitazione (cosa mai successa prima d’ora infatti) riuscendo perfino a piacermi nel ruolo della sexy furbacchiona che studia un modo per far ingelosire l’uomo che le interessa e per far tornare insieme una coppia scoppiata, prendendo quindi due piccioni con una fava, ed il secondo perché è riuscito ad interpretare il ruolo di un tamarro, nonché grezzo tatuatore, con una tale naturalezza, da farmi scompisciare dalle risate ogni volta in cui compariva sullo schermo. Solo sentire come parlava mi divertiva un mondo ed è a mio avviso il personaggio meglio caratterizzato insieme a quello interpretato dalla Angiolini. E che spasso le loro scene insieme, da antologia comica trash direi.

 

E che dire poi di Niccolò Calvagna? Piccolo, ma già bravissimo, interpreta una sorta di giovane figlio di Satana che la sa più lunga del Diavolo infatti e di ogni qualsiasi adulto che lo circondi.

 

Era da tempo che non vedevo una commedia nostrana così spassosa che tra una trovata esilarante e l’altra, non si rivela comunque frivola come si può credere poiché illustra con tatto anche tematiche più serie come quella del dissesto famigliare e concede inoltre una parentesi rosa simpatica e mai stucchevole per fortuna, che racconta di un feeling di una notte che una volta tanto sboccia seppur in sordina, in amore.

 

A mio giudizio non il solito cinepanettone e non le solite scene viste riviste mille volte, ma un film godibilissimo e ricco di dialoghi irresistibili ed allettanti frutto di uno script arguto che il regista ha saputo trasportare sullo schermo con stile.

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