In cinque giorni di tour David Lipsky della rivista "Rolling Stone" - giornalista e scrittore - segue David Foster Wallace per intervistarlo nella sua casa sperduta tra la neve e poi a Minneapolis, per l'ultimo incontro con i lettori alla presentazione di "Infinite Jest".
L'altro David, più giovane e ambizioso, vuole misurarsi, imparare, capire; per lui che alle prime pagine della scrittura è un'occasione straordinaria, ed è quindi entisiasta di David Foster Wallace e dell'incarico. Prevarrà però il maestro che non si aspettava di trovare, così sconclusionato, lunatico e timido uomo dalla stazza imponente. DFW è un autore molto amato, ma che mostra tutte le sue debolezze (e il suo disagio esistenziale lo porterà al suicidio all'età di 45 anni), ma sono limiti che dimostrano la sua grandezza in una società più malata di lui.
Un film fatto di dialoghi tra i due, che non presenta colpi a sorpresa, ma un confronto serrato e la nascita di un'amicizia. Un film per chi ama la letteratura senza aspettarsi troppo da essa, e guarda al non essere convenzionale come a una scelta coraggiosa.
Ottimi gli attori e la scelta di non inserire litanie musicali.
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