Regia di Andrew Niccol vedi scheda film
Forse la mia più grande delusione a Venezia 71. Grande perchè ponevo molte aspettative su questo film di Niccol, ancor più grande perchè l'incipit era veramente interessante e stimolante. La guerra come un gioco sempre più sporco, in senso letterale, ambientato nella capitale del gioco per eccellenza cioé Las Vegas sfondo asettico e impercettibile, contrastante con quel panorama frastagliato afgano in cui avvengono le incursioni dei droni.
Ma dopo il bellissimo spunto iniziale, il film di Niccol si incammina in una deriva retorica e melensa che percorre strade già viste e riviste. L'uomo schiacciato da un meccanismo crudele che ha come gesto di ribellione, si fa per dire, un modo per scrollarsi la sua coscienza in un finale tanto scontato quanto telefonato. Un film veramente irritante e una salva di fischi a fine proiezione come poche volte ho sentito in vita mia. Io ero in silenzio, incapace di credere a ciò che avevo visto. E deluso.
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