Regia di Alejandro Amenábar vedi scheda film
Amenábar s'è spinto davvero oltre perché potesse essere compreso fin'in fondo, come dimostrano i molti, troppi commenti che precedono. La “mess'a fuoco” sulla propria ingannevole percezione, lo schianto dell'opposte prospettive scientista e fideistico-religiosa, l'approdo a una terza via ipercritica quale oltrepassamento d'ideologiche partigianerie: il regista spagnolo consegna una preziosissima testimonianza sull'onnipresente pericolo di condizionamenti auto ed etero-indotti, nonché sulla fallacia d'ogni faziosa presa di posizione; e, fr'atmosfere grevi ch'evocano inveterate epoche buie del pensiero, c'ammonisce sull'irrinunciabile importanza di ragionare di là d'accecanti schemi mentali.
Chapeau.
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