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Una notte al museo 3 - Il segreto del faraone

Regia di Shawn Levy vedi scheda film

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La recensione su Una notte al museo 3 - Il segreto del faraone

di mc 5
3 stelle

Premetto che questa visione nasce da un cambio di programma e dunque diciamo che trattasi di visione "tappabuchi" e non programmata. Sapevo a cosa andavo incontro ma ho voluto sperare fino all'ultimo in una bella sorpresa che non c'è stata. Sì perchè il film è davvero poca cosa, se si escludono i soldi spesi per una sfilza di effetti speciali, alcuni davvero efficaci certo, ma questo non solleva il film da un'aura generale di "pellicola per ragazzi". Io sfido un essere umano di età anagrafica superiore ai 15 anni (e sano di mente) a divertirsi sul serio con un filmetto come questo che non offre nemmeno mezza occasione di coinvolgimento. Ah certo, le gag si susseguono a ritmo vertiginoso. Peccato che un buon 70% di queste non faccia ridere. Vidi a suo tempo il primo episodio e la mia memoria ne conserva ben poche tracce, segno che una roba memorabile non dev'esser stata. Evitai il secondo unanimente giudicato una schifezza dalla critica. E adesso ecco il terzo a chiudere il ciclo, che sta spopolando in Italia dove svetta in cima al box office. E ci sta, perchè le caratteristiche per accalappiare il pubblico-massa da multisala sono presenti alla grande, in un meccanismo infallibile di piacioneria che mette subito a proprio agio la famigliola media di bocca buona. Intendiamoci, il film è fatto anche benino, il regista ha lavorato con una certa professionalità, ma tutta questa ostentazione di Simpatia dopo un po' sfianca lo spettatore sgamato. Ci sono esempi (pochi) di chi produce film per ragazzi che sovente finiscono per esser goduti anche da un pubblico adulto (Pixar su tutti!) ma qua proprio siamo nell'infantile/adolescenziale senza scampo. Ovvio poi che se macini battute e gag a questo livello "turbo", qualcosina di buono qui e là salta fuori- Per esempio un cameo godibile di Hugh Jackman che rifà se' stesso mettendosi simpaticamente in gioco. Oppure la sequenza in cui gli attori entrano (letteralmente!) dentro alla famosissima opera di cui ora mi sfugge il nome, quel celebre quadro fatto di scale "trompe l'oeil". Perfino un veterano delle colonne sonore come Alan Silvestri mi è parso sottotono, realizzando un commento sonoro troppo ordinario. Patetica poi la scena finale sui titoli di coda (per qualcuno sarà esilarante, non faccio fatica a crederlo) in cui tutto il cast balla a ritmo scatenato di soul funky.. Anche la trama avventurosa pare fatta apposta per accendere la fantasia dei più giovani, che infatti raccolgono e si divertono, incuranti (e a ragione, dal loro punto di vista) della pochezza della proposta. A metter d'accordo spettatori di ogni età ci pensa Dexter, una irresistibile scimmietta dalle movenze buffissime che sarebbe troppo facile sfruttare adesso qui per dire -un po' cialtronescamente- che è l'attore migliore del film. A proposito d'attori, vediamo il cast. Su Ben Stiller fatemi dire una cosa. Stiller nel 2013 ha diretto e interpretato da protagonista "Walter Mitty" un film di cui mi innamorai pazzamente, davvero uno dei film più emozionanti e sinceri che abbia avuto modo di vedere. E allora, caro Ben, dopo una perla assoluta come quella, come puoi partecipare ad una simile sciocchezzuola? Lui resta un grande ma abbiamo capito che si tratta di un professionista da cui c'è da aspettarsi di tutto, dal capolavoro alla cazzatina (come questa, appunto). Su Robin Williams non mi pronuncio, dico solo che mi dispiace salutarlo in un'occasione così miserella, quando questo attore (che ho amato da morire!) mi ha regalato ben altre emozioni nel corso della sua splendida lunga carriera. Il duo Owen Wilson e Steve Coogan -sprecato- non fa che esprimersi in chiave guittesca. Non mancano poi guest specialissimi come il leggendario Ben Kingsley: peccato solo che (esattamente come l'altra star Ricky Gervais) sia imbarazzato e imbarazzante, sembra capitato sul set per caso. Sprecatissimo. E infine una piccola parentesi che sconfina nel personale. In un ruolo piuttosto rilevante (la guardiana del British Museum) appare Rebel Wilson (che qualcuno ricorderà come la bionda volgarona e buzzicona in "Le amiche della sposa"). Ebbene: io DETESTO quest'attrice, proprio non la posso vedere.
Voglio essere onesto. Ammetto che se avessi tra i 10 e i 14 anni avrei anche potuto divertirmi e perfino sganasciarmi. Purtroppo per me, ne ho qualcuno di più.

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