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Una notte al museo 3 - Il segreto del faraone

Regia di Shawn Levy vedi scheda film

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Leo Maltin

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Una notte al museo 3 - Il segreto del faraone

di Leo Maltin
3 stelle

Quando l’energia della tavola magica che anima gli abitanti del Museo di Storia Naturale di New York è sul punto di esaurirsi, il guardiano notturno Larry deve andare fino al British Museum di Londra, affinché il potente e prezioso manufatto ripristini il suo antico splendore. Su questa esile trama si dipana la terza (e ultima, si spera) avventura dell’allegra combriccola formata appunto dal custode (con figlio al seguito) e i suoi fantastici amici: ritroviamo quindi il presidente Roosevelt (Robin Williams alla sua ultima partecipazione filmica), l’egiziano Ahkmenrah, Jedediah & Ottavi(an)o, Attila l’unno e la nativa americana Sacagawea. Senza dimenticare Dexter, la scimmietta americana con cui anche stavolta Ben Stiller si concede i soliti siparietti comici.

Nonostante il gran numero di simpatici personaggi, tutto si risolve in una sfilza di sketches spesso poco divertenti (tranne appunto quelli con il buffo animale) o comunque prevedibili (il cowboy e l’antico romano alle prese con la tecnologia). Il minimo conflitto padre-figlio serve solo da riempitivo, data l’esigua durata del film; lo stesso dicasi per la presenza della corpulenta e chiassosa sorvegliante del museo londinese (che nel pre-finale osa replicare il volo d’angelo di Dirty Dancing: trash da applauso!) e di Sir Lancillotto, che si comporta proprio come ci si aspetterebbe nella sua parodia. Persino il prologo “archeologico” risulta appiccicato giusto per dar inizio alla storia.

I discreti effetti speciali, che comunque caratterizzano anche gli altri capitoli della serie, sono l’aspetto migliore del film, specie nella scena della “serata di gala”, ma soprattutto quando Larry, Roosevelt e Lancillotto entrano in Relativity, celebre litografia di M. C. Escher.

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