Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Da un soggetto piuttosto abusato, i Vanzina tirano fuori uno dei lavori di miglior livello di una filmografia davvero infelice. Si resta comunque al di sotto della sufficienza. VOTO: 5
Eccoci di fronte a un film che merita due giudizi ben distinti. Se considerato infatti in termini assoluti, “Torno indietro e cambio vita” è da bocciare senza remissione di peccati, perché, ammettiamolo, è ben poca sostanza e ancor meno comicità. Se considerato però all'interno della disastrosa filmografia vanziniana, cosa che permette di partire quindi con aspettative modestissime, siamo di fronte a una delle migliori pellicole del figlio di Steno. E questo nonostante si partisse da un soggetto abusatissimo. E questa è forse la maggior curiosità di quest'opera, visto che i Vanzina sono solitamente bravi a inventare soggetti originali per poi buttare tutto in vacca in fase di sceneggiatura e realizzazione, mentre qui hanno fatto l'opposto. Comunque è innegabile che vedere Bova e soprattutto Ricky Memphis rispediti nell'anno 1990 non può che ispirare una (moderata) simpatia. Peccato per la colonna sonora, che in film dove si viaggia al passato potrebbe limitarsi al copia e incolla della hit parade dell'anno di destinazione, mentre Vanzina opta stranamente per musichette pop orecchiabili di oggi.
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