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L'attimo fuggente

Regia di Peter Weir vedi scheda film

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Utente rimosso (BorisG)

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'attimo fuggente

di Utente rimosso (BorisG)
8 stelle

"L'attimo fuggente" (Dead Poets Society) film del 1989, diretto da Peter Weir, futuro regista di "The Truman Show", ha una fotografia elegante, delle ambientazioni mozzafiato e una regia impeccabile, così come lo sono le prove dei giovani attori e quella del veterano, recentemente scomparso, Robin Williams.
La storia, ambientata nel 1959, racconta di come l'arrivo di un professore di letteratura, John Keating, con metodi di insegnamento fuori dagli schemi abbia cambiato la vita di alcuni giovani studenti di una prestigiosa accademia.

Ora che mi sono frettolosamente liberato del lato tecnico della recensione, posso essere prolisso come piace a me nell'analizzare il gran numero di riflessioni che la pellicola suggerisce.
Quella che ci viene mostrata per tutto la durata del film è una "uppers class" americana stantia, ancorata alle proprie convinzioni e alle proprie origini, in cui chiusura mentale e altezzosità la fanno da padrona. Non per niente i genitori dei ragazzi protagonisti trattano i figli come robot, senza che essi possano avere alcun diritto di scelta sulla propria vita: se sei nato in una famiglia di dottori, frequenterai esclusivamente rinomate scuole private, studierai medicina e farai il dottore. Non avrai tempo per stupide distrazioni amorose, passioni adolescenziali o quant'altro. E a quei giovani va bene così, lo accettano in quanto quella è la sola realtà che conoscono e il solo futuro che immaginano. Ed è per questo che pur essendo nati in famiglie con conoscenze illustri, pur avendo mezzi economici non indifferenti, pur essendo già inseriti nella "bella società", non hanno in realtà la cosa più importante: il libero arbitrio. Dimenticatevi della spietata "Cura Ludovico" utilizzata in Arancia Meccanica o del mondo virtuale visto in Matrix, in questa realtà la più grande limitazione è rappresentata dall'elemento da sempre considerato il più svincolante da ogni convenzione o regola: il denaro.

Proprio questo senso di prigionia inconsapevole porterà i protagonisti ad essere così colpiti dai messaggi del loro insegnante,  per loro totalmente rivoluzionari e sovversivi. Ma quanto può essere pericoloso distruggere le basi su cui un giovane ha basato tutta la propria esistenza, utilizzando motti come "carpe diem" o come "pensa con la tua testa", che, seppur condivisibili, devono essere profetizzati con grande cautela? 

E forse è proprio questo l'errore del professor Keating. Travolto dal suo entusiasmo per l'insegnamento, sottovaluta la potenza dei suo messaggi che invece hanno un enorme impatto sulla vita dei ragazzi, seppur ognuno li interpreti in modo differente. Infatti vediamo Todd Anderson, il più timido del gruppo, uscire dal suo guscio e prendere consapevolezza delle sue capacità, Knox Overstreet perdere la testa per una ragazza e provare in tutti i modi a conquistarla, Charles Dalton, la testa calda del gruppo, crearsi un alter-ego selvaggio, Nuanda, interpretando puerilmente il messaggio di anticonformismo come un inno alla ribellione e alla provocazione e infine Neil Perry, personaggio fulcro della pellicola, che seguirà il suo sogno per la recitazione teatrale ma che verrà ostacolato dal temuto padre e che finirà con il togliersi la vita nel triste epilogo.


La pellicola si apre a più interpretazioni, e ho paura che la mia sia una delle più pessimistiche.
Dopo la visione del film, mi son reso conto di quanto sia da considerare più una maledizione che una benedizione, per persone che come me che fanno della libertà il dono più grande, il nascere in una famiglia di una tale estrazione sociale. E purtroppo mi sono reso conto che le cose saranno sempre così. Perchè, nonostante il film sia ambientato più di 60 anni fa, non illudiamoci sia cambiato qualcosa. Chi ha la (s)fortuna di nascere in una famiglia dell'alta borghesia sa già che la sua vita avrà una certa impostazione, un certo percorso, delle certe scelte.

 

L'unica cosa che possiamo fare noi comuni mortali è sperare.
Sperare che, dopo averci fatto commuovere con lo splendido finale, quei ragazzi in piedi sul banco abbiano fatto tesoro degli insegnamenti del loro insegnante e che vivano la loro vita senza essere schiavi di stupide convenzioni sociali, dimostrando che un cuore e una testa pensante sono la vera ricchezza di un uomo.

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