Regia di Dario Argento vedi scheda film
La ballerina Susy Brenner si trasferisce in una rinomata Accademia di danza a Friburgo per mettere a prova il suo talento. L’Accademia però non è il luogo più accogliente del mondo, nasconde qualcosa. Dopo aver scoperto che la scuola è stata appena teatro di un duplice omicidio, Susy indaga più a fondo e scopre che in passato il luogo ospitava un’antica e potentissima strega…
Dopo il successo di Profondo Rosso, Dario Argento dirige il suo primo horror. La trama è minimale, ridotta all’osso, ma l’esecuzione è d’autore. Accanto ad una colonna sonora incessante, che non da fiato, il senso di morte pervade ogni stanza dell’Accademia di danza. Che si tratti di un rauco respiro esalato nel bel mezzo della notte o di un’improvvisa allucinazione, la morte sembra poter colpire da ogni dove, senza più bisogno di una spiegazione logica. E l’uso di colori violenti, visivamente perforanti, ci immerge in quest’atmosfera folle, surreale, dove la fine appare alle ballerine quasi come un sollievo nell’incubo in cui sono immerse.
Un horror indubbiamente originale, lontano anni luce dallo splatter fisico e logico cui ci hanno abituato le grossi produzioni statunitensi.
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