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Batman v Superman: Dawn of Justice

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

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La recensione su Batman v Superman: Dawn of Justice

di giurista81
6 stelle

Dato quello che avevo sentito mi aspettavo una boiata e invece, pur non apprezzando le fracassonate (in rigorosa computer grafica) dovute a un budget troppo alto, con combattimenti, esplosioni e voli in salsa Transformers (purtroppo Snyder deve fare gli interessi anche dei produttori), devo dire che ha dei buoni passaggi di sceneggiatura, soprattutto nella relazione che parte dal concetto di supereroi, passa a quello di Dei, per giungere all'equazione Supereroi = Dio, con passaggio dal profano al sacro (Dio vs Diavolo; ma anche marchi sulla carne dei malvagi; bene contro il male). Più interessanti però sono le riflessioni sulla paura della collettività verso chi esplicita un certo potere e sta fuori dai controlli politici e dunque diviene imprevedibile e incontrollabile, perché non figlio della democrazia ("Sulla terra ogni atto è un atto politico" dice a un certo punto un signore durante un certo convegno). Ne deriva che persino un personaggio come SUPERMAN, che si fa in quattro per gli interessi degli uomini e che viene quasi ad assumere valenza di figlio di Dio (Lex Luthor lo considera proprio Dio), diviene minaccia potenziale per la collettività perché, qualora mutasse opinione e atteggiamenti, potrebbe distruggere il mondo se solo lo volesse e allora, quasi quasi, se muoie non c'è da lamentarsi. Infatti, come fatto con illustri predecessori nella storia dell'umanità, gli uomini cercheranno proprio di ucciderlo. Ci proverà Luthor, per il suo consueto spirito di narcisismo malato, ma ci tenterà anche Batman sposando il classico principio della c.d. guerra preventiva (si redimerà all'epilogo). Si tratta di temi cari allo sceneggiatore David S. Goyer, già affrontati nel precedente Superman - L'Uomo d'Acciaio, di cui si mutua lo spirito (piuttosto che quello della trilogia di Nolan). La sceneggiatura è costruita in modo tale che si tratti di un episodio di difficile collocazione rispetto alle due autonome saghe, che vive di una propria autonomia (non a caso viene riproposta la giovinezza di Batman, la sua paura per i pipistrelli, i suoi incubi e la morte dei genitori). Se Batman, qua interpretato da Ben Affleck (bravino sì, ma perde alla lunga il confronto con Bale, rifacendosi però, quanto a fascino, sull'asettico Henry Cavill ovvero Superman), fa riferimenti passati a Joker, Superman si trova a scontrarsi per la sua prima volta con un giovane e incensurato Lex Luthor, personaggio che nelle vecchie saghe era già in età avanzata (si ricordano le interpretazioni di Gene Hackman); inoltre il Generale Zod qua è già morto (ve lo ricorderete, interpretato da Terence Stamp, come il capo del trio di alieni in Superman II di Lester) e sarà passivamente al centro degli esperimenti di Luthor (punto debole del lavoro di Snyder, che caratterizza molto bene i suoi due supereroi e l'impatto che hanno sulla società, ma poi da vita a una sceneggiatura debole sul piano della storia che porta avanti il soggetto). Snyder è preso dal continuo desiderio di sorprendere gli spettatori e alla fine, in modo posticcio, da vita a uno sviluppo finale che pare fungere da premessa a una futura deriva stile "I Fantastici Quattro" con un'umanità in cui si nascondono personaggi sulla falsa riga degli X-MEN (qua subentra anche Wonder Woman, a dar manforte ai due contro un nemico creato da Luthor che invoca addirittura Satana e gli abissi inferi).
In definitiva grande caratterizzazione dei due personaggi (costumi un po' bruttini e non messi in risalto), ma sviluppo del soggetto buono solo per le influenze massmediatiche e filosofiche che ispirano i due sulla popolazione (Batman surclassato, su questo piano, dal rivale che al suo confronto è di un altro pianeta, permettetemi la battuta in humor british), il resto è debolissimo e si piega al facile e fracassone effetto speciale. Resta comunque un giocattolone che si lascia vedere e che ha dei buoni momenti. Non mi ha entusiasmato la fotografia in filtro blu, per non parlare della colonna sonora (quanto sono lontani i tempi di John Williams o Danny Elfman...). Sufficiente, senz'altro, a mio modo di vedere.

 

"Gli uomini cadono dal cielo, gli Dei scagliano fulmini, degli innocenti muoiono. E' la smania, il furore, il senso di completa impotenza che rende gli uomini, buoni, crudeli."

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