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Batman v Superman: Dawn of Justice

Regia di Zack Snyder vedi scheda film

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La recensione su Batman v Superman: Dawn of Justice

di AgentCooper
3 stelle

L'ennesima conferma di come Snyder non sappia gestire il tutto, illudendo con risposte che non arrivano (e non arriveranno mai) e finendo per condurre lo spettatore in un tunnel di noia dalla durata di 2 ore e mezza. Vedete voi se ne vale la pena.

Quando sono entrato in sala a vedere questo ennesimo cinecomic mi sono posto una domanda: "Un film di supereroi può ancora suscitare stupore?" Mi ricordo ancora adesso quel senso di meraviglia che provavo quando vedevo lo Spiderman di Raimi o l'Hulk di Ang Lee. Forse sono io che sono cresciuto e in questo periodo di cinecomic ne ho visti veramente troppi ma credo che la risposta sia negativa. Non tanto perchè i registi (o gli sceneggiatori) non ci mettano del loro ma proprio perchè questa idea massiccia di voler creare a tutti i costi un universo cinematografico sta di fatto rovinando l'effettiva qualità dei prodotti.

La DC comics ci prova anche lei e questo Batman vs Superman non è nient'altro (o almeno dovrebbe essere) che un ponte verso la justice legue. 

logo

Batman v Superman: Dawn of Justice (2016): logo

Il film si apre con il titanico (e schizofrenico) scontro finale di Man of Steel. Grattaceli che cadono, fiamme, esplosioni, Bruce Wayne che guida a zig zag in mezzo a tutto questo (ma lui può). Se il film fosse stato tutto così, ci saremmo messi l'anima in pace e lo avremmo accettato per quella che è: una trashata ad alto budget. Così non è stato, Snyder punta troppo in alto e non si rende conto di essere arrivato troppo vicino al Sole. Le sue ali di cera si sciolgono e il povero regista si sfracella al suolo. 

C'è da dire che questa volta il suddetto fa meno danni del solito, gli zoom schizofrenici sono presenti in quantità minore e  il ralenty è più dosato rispetto al passato. Il problema della struttura va ricercato nella sceneggiatura. Ogni uomo sano di mente dovrebbe domandarsi cosa beve Goyer alla mattina. Grappa? Alcool puro? Se la risposta a queste due domande fosse affermativa si capirebbe allora perchè i suoi film siano così debordanti. Personaggi che appaiono e scompaiono a caso, sequenze oniriche imbarazzanti e soprattutto la ricerca costante di una trama più ricercata rispetto alla media dei cinecomic. 

scena

Batman v Superman: Dawn of Justice (2016): scena

Questo punto non sarebbe neanche un male dato che qualche recensione fa mi sono proprio lamentato di Deadpool proprio perchè la trama rientrava troppo negli standard banalizzando così il lavoro fatto sul protagonista.

Il problema è che bisogna essere in grado di gestire le situazioni intricate e la marea di avvenimenti altrimenti si rischia veramente di non dare un identità propria a ciascun personaggio. Questo soprattutto in un prodotto dove si tenta di dare una costruzione psicologica (almeno ai protagonisti). Superman ad esempio si domanda se è giusto o sbagliato quello che fa, batman arriva ad odiare Superman perchè crede che sia pericoloso.

Se la scrittura di questo film è abbatanza ridicola,il montaggio non è da meno. Frammentario in maniera inverosimile, crea confusione e soprattutto da la sensazione che ogni sequenza sia fine a se stessa. Faccio un esempio: C'è un' attentato di giorno alla casa bianca. Superman rimane coinvolto. La sequenza successiva non è che continui su questa linea cercando di dare delle spiegazioni ma mostra un Lex Luthor (di notte) intento ad andare alla nave dei Kryptoniani. Facendo due più due si capisce che comunque l'azione ha un senso ma il montaggio crea un senso di dispersione (e non dovrebbe). 

Come avrete intuito il film procede per accumulo finendo così per annoiare lo spettatore.

scena

Batman v Superman: Dawn of Justice (2016): scena

La colonna sonora di Zimmer e Junkie XL, anche se non è particolarmente originale ci propone temi caratterisitici che entrano subito in testa e donano enfasi anche a situazioni che apparentemente non ce l'hanno. 

In definitiva si ha l'ennesima conferma di come Snyder non sappia gestire il tutto, illudendo con risposte che non arrivano (e non arriveranno mai) e finendo per condurre lo spettatore in un tunnel di noia dalla durata di 2 ore e mezza. Vedete voi se ne vale la pena. 

 

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