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Youth - La giovinezza

Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film

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La recensione su Youth - La giovinezza

di diomede917
8 stelle

E alla fine arrivò la tanto attesa prova del nove.
Il film post Oscar è decisamente il banco di prova più impegnativo per un regista, a maggior ragione per le divisioni che La Grande Bellezza ha provocato nei confronti del pubblico che lo ha visto.
Sinceramente Youth mi sembra un’ideale prosecuzione senile.
Al posto delle terrazze romane abbiamo questo centro termale svizzero dove l’umanità viene osservata, sminuzza...ta e giudicata attraverso gli occhi e l’aplomb inglese di Micheal Caine direttore d’orchestra in pensione che passa da anni le sue vacanze in quella location.
Il suo Fred Balinger è l’alter ego più snob di Jep Gambardella, le sue parole e i suoi dialoghi con Harvey Keitel sono delle lame che si conficcano nella mente di chi li guarda in sala.
Paolo Sorrentino prosegue il suo cammino fatto di virtuosismi felliniani, risaltando ed esaltando le immagini e le atmosfere rispetto a una trama lineare.
L’umanità rappresentata è variegata e al limite del caricaturale come l’indimenticabile Maradona (bellissima la scena del palleggio con la palla da tennis), la coppia silenziosa che esplode in un liberatorio urlo di un orgasmo, fino ad arrivare alla vera rivelazione del film un Paul Dano meticoloso osservatore del mondo che lo circonda.
Sono lui e Jane Fonda i simboli sui cui Paolo Sorrentino riversa una critica feroce verso il mondo del cinema contemporaneo…… Attori che verranno ricordati solo per un ruolo trash o altri che preferiscono la spazzatura televisiva che permette loro di pagare Rehab e ville lussuose.
Con Youth il regista continua il suo personalissimo viaggio nel’universo felliniano se La Grande Bellezza rimandava alla Dolce Vita qui è citato 8 e ½ tramite il personaggio di Harvey Keitel regista che sta scrivendo il suo film testamento. E’ a lui che Sorrentino dedica la scena più bella del film, dove si in un prato si trova di fronte le protagoniste del suoi film che recitano la battuta più conosciuta.
Come tutti i suoi film protagonista è la musica che crea l’atmosfera e la magia giusta per introdurre i dialoghi/aforismi tra gli interpreti e che ci regala un finale di grande emozione.
Ribadisco che Youth è decisamente un bel film ma mi auguro che Sorrentino ritorni a film con più sostanza drammaturgica.
Voto 7,5

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