Trama
Nelle vicinanze di Gerusalemme, in un convento russo nei pressi del monte degli Ulivi posto al centro del quartiere arabo, vive l'ottantaduenne suora estone Madre Ksenya.
Note
Camera fissa sul volto gentile, appena increspato dal ricordo di una famiglia d’origine problematica e di un amato figlio adottivo, il film di Heilika Pikkov crea una narrazione avvincente sul montaggio lieve di polaroid e voce. La vera scoperta del doc è una figura di donna garbata e potente, che conosce la vita e non la rinnega: come per i petali secchi che resuscita in découpage di nuova bellezza, dispone in ordine le fotografie e pratica una salvifica intersezione tra azione e contemplazione. Con la saggia lentezza della tartaruga.
Recensioni
Nel convento russo del Monte degli Ulivi il tempo è scandito da movimenti piccoli, cadenzati, ipnotici: un martello batte sul chiodo, la campana bussa senza fretta. Esterni monastici bianchissimi sono tagliati da figure nerovestite in una naturale coreografia quotidiana, mentre il paesaggio urbano sottostante sfuma in una notte opaca. Madre Ksenya, nata in Estonia ma figlia di nessun… leggi tutto
1 recensioni positive
Nel convento russo del Monte degli Ulivi il tempo è scandito da movimenti piccoli, cadenzati, ipnotici: un martello batte sul chiodo, la campana bussa senza fretta. Esterni monastici bianchissimi sono tagliati da figure nerovestite in una naturale coreografia quotidiana, mentre il paesaggio urbano sottostante sfuma in una notte opaca. Madre Ksenya, nata in Estonia ma figlia di nessun…
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