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Straziami ma di baci saziami

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su Straziami ma di baci saziami

di Furetto60
8 stelle

Commedia divertente e intelligente, con la regia di Risi e la sceneggiatura di Age & Scarpelli

Durante  le celebrazioni della “Giornata folcloristica nazionale”, scocca il colpo di fulmine tra Marino ,alias Manfredi, un barbiere di Alatri, e Marisa. Di conseguenza,questi si trasferisce a Sacrofante, nelle Marche,per seguire la sua amata .Ma il destino ci mette lo zampino e il loro progetto matrimoniale è destinato a fallire,perchè il padre di lei si oppone alle nozze, così i due talmente presi da questa passione a cui non riescono a rinunciare,decidono di buttarsi  sotto a un treno, ma grazie alla "divina provvidenza"il tentativo fallisce.Tuttavia quando il padre tira le cuoia, le cose sembrano prendere una piega favorevole, ma Adelaide, proprietaria della pensione in cui Marino alloggia,insinua maldicenze sul passato di Marisa.La ragazza indignata,lascia il paese e si trasferisce a Roma. Venuto a sapere, che quei racconti erano solo calunnie dettate da gelosia, Marino la cerca inutilmente, finché, rimasto senza lavoro,decide di farla finita ,ma in extremis viene ancora una volta salvato.Marisa,venuta a conoscenza dell'accaduto,va a fare visita a  Marino in ospedale e gli svela di essersi sposata, per ripicca  con un sarto sordomuto. Marino dopo aver vinto un'ingente somma alla lotteria, proprio giocando sui numeri della loro travagliata storia,ritorna  da Marisa, per farsi perdonare,così l'amore si riaccende,tuttavia c'è di mezzo un ostacolo: il sarto Ciceri. Pertanto Marino, su suggerimento di  Marisa, decide di eliminarlo, sistemandogli una bomba nella bottega.L'esplosione, però,invece di ucciderlo gli  ridona l'udito e la parola cosi,per rendere grazia ad un voto fatto da piccolo, si ritira in convento lasciando i due mancati assassini, liberi di sposarsi con la sua benedizione.

Film "parodia" di Dino Risi,che con la sceneggiatura brillante di Age & Scarpelli,irride e fa il verso, con grande ironia e umorismo, alla letteratura popolare,in primis quella del classico "feuilleton" ottocentesco poi gli intrecci sentimentali  del cinema di  Matarazzo,passando per i romanzetti della famosa serie "harmony" mutuando, il pittoresco linguaggio nazional-popolare dei fotoromanzi rosa, ampolloso e gonfio di retorica "a buon mercato" per cosi dire "da strapazzo"geniali le  didascalie a margine,tipiche di quel "genere"

Il risultato è un film brillantissimo,sagace e caustico, anche se non molto omogeneo.

Le interpretazioni di Manfredi e Tognazzi, superlative, come sempre.

Film divertente e intelligente

 

 

 

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