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La storia di una monaca

Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film

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La recensione su La storia di una monaca

di steno79
8 stelle

Nel Castoro su Fred Zinnemann, scritto dal critico Giuseppe Rausa, La storia di una monaca viene definito il capolavoro del regista, superiore perfino a Mezzogiorno di fuoco (su cui da tempo c'è un certo revisionismo atto a sminuirne l'effettivo valore). Tale apprezzamento di questo film mi fa piacere perchè anch'io l'ho sempre ritenuto un'opera di evidente qualità, un resoconto del travagliato percorso interiore di una ragazza che decide di entrare in convento sperando di essere inviata come suora-infermiera in Congo. Il ritratto femminile è composto da Zinnemann con molta delicatezza e interpretato in maniera sobria e intensa da un'ispirata Audrey Hepburn, qui certamente in uno dei suoi ruoli più belli. La parte in convento è quella migliore e più significativa, che agisce come una sorta di documentario sulla vita delle suore e sulle varie fasi del noviziato della protagonista, esponendo senza alcun moralismo i suoi conflitti interiori sulla vocazione; le sequenze ambientate in Congo mi sembrano a tratti più convenzionali, per quanto interessanti soprattutto nella rappresentazione dell'amicizia fra la suora interpretata dalla Hepburn e un giovane chirurgo laico, interpretato da Peter Finch, che mette alla prova le sue convinzioni religiose. L'interpretazione della Hepburn è eccellente perchè resta sempre credibile attraverso le differenti fasi di crescita e cambiamento del suo personaggio; il regista ha saputo guidarla molto bene, giovandosi fra l'altro di una colonna sonora di Franz Waxman molto adatta a questa storia drammatica e tormentata. Una menzione d'onore per il piano-sequenza finale, dove la Hepburn, ormai spogliatasi dell'abito, si avvia verso la sua nuova vita : la macchina da presa resta discreta e non invadente, testimoniando delle qualità di messainscena di questo regista spesso sottovalutato.
VOTO 8

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