Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Carol, tutto il resto è noia...
Film passato ingiustamente in sordina, snobbato dal pubblico ma apprezzato (in parte) dalla critica, in teoria Carol sarebbe in possesso di tutte le carte "giuste" per poter colpire l'animo dello spettatore ma è proprio costui che sembra aver accantonato un certo tipo di cinema.
Il tema di per sé è avvincente e "furbo", dato il contesto sociale odierno, qui in realtà non si tratta dell'ennesimo romantic movie in chiave lesbo, bensì di una storia fuori dal tempo, capace di evadere dagli schemi temporali.
Il film è di quelli strutturati in maniera classica ma le emozioni suscitate da esso sono eterne, è questo il punto chiave ricercato da Todd Haynes, ciò si evinceva già con il suo lungometraggio " io non sono qui; epopea musicale di un Bob Dylan onnipresente, l'amore lesbo è un tabù sia negli anni'50, sia nel 2016.
Haynes distoglie l'attenzione dello spettatore dagli ambienti circostanti e gli fa contemplare l'animo, il carattere delle protagoniste, una Cate Blanchett mai così adatta per un ruolo cinematografico e un'ottima Mara Rooney a fare da contraltare, si respira vero cinema, le riprese recitano una piccola parte di fronte agli attori, "tutto il resto è noia", finale docet.
Fosse uscito negli anni d'oro del cinema si sarebbe gridato al capolavoro, purtroppo il cinema ha cambiato completamente rotta, costruendo personaggi freddi e inanellando inquadrare roboanti e futili.
Un vero capolavoro, un film pensato e pensante, dove tutti noi potremmo essere i protagonisti.
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