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Padri e figlie

Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Padri e figlie

di JessieF
8 stelle

 

locandina

Padri e figlie (2015): locandina

 

Non sono d'accordo con tutte le critiche negative che hanno colpito questo film, a mio parere anche un po' ingiustamente e con un atteggiamento leggermente prevenuto.

Sicuramente l'altezza del film non è quella di "Sette anime" e de "La ricerca della felicità", due dei grandi film di Muccino, ma non lo reputo nemmeno la metà delle cose che sono state scritte. Il film parla dello scrittore Jake Davis che si trova a dover combattere con alcuni disturbi psichici, dopo un grave incidente in cui la moglie perde la vita e di cui sente il peso della colpa. Lo scrittore le tenta tutte per riuscire a crescere la figlia Katie con le sue forze, ma è costretto a lasciare la bambina a casa della cognata con cui non va propriamente d'accordo e che l'accusa della morte della sorella, e tenta il ricovero per sette mesi in un ospedale psichiatrico.

In realtà, le cure non serviranno a molto, perchè quando Jake tornerà a casa si troverà ancora a combattere gli attacchi psichici e senza un soldo in tasca. Nonostante tutto, l'uomo mostra una grande forza di volontà e soprattutto un grande amore nei confronti della sua unica figlia, che cercherà di crescere sempre con spensieratezza e affetto.

Ma i problemi riaffiorano quando sua cognata ed il marito, tenteranno una causa legale per prendere la custodia della piccola Katie. A quel punto, Jake, comincerà a scrivere senza tregua il suo ultimo e fatale romanzo, raccontando il rapporto con la figlia e in generale l'imprevedibilità della vita. 

L'obiettivo, che verrà poi a sua insaputa centrato, sarà quello di pubblicare un'altro capolavoro, come in passato, per sollevare la situazione economica e poter finanziare la causa legale.

La storia si intreccia con il presente in cui Katie è una giovane e bella donna, che vive in solitudine e lavora come assistente sociale. Le ferite del passato sono talmente radicate nella sua vita da non permetterle di intraprendere relazioni sentimentali e di provare sentimenti di qualunque genere. La sua vita si basa su due binari paralleli, da una parte il dolore l'ha spinta a cercare di aiutare i più deboli, dall'altra Katie si sente talmente vuota e impotente nei confronti dei "mostri" che non è riuscita a sconfiggere, da incorrere continuamente in rapporti sessuali occasionali.

Non sono concorde con le recensioni regative di questo film proprio per due motivi, prima di tutto la trama in alcuni casi potrà anche esser sembrata un clichè, ma tocca argomenti non propriamente comuni: un disturbo psichico post traumatico e l'amore infinito di un padre che cerca di combattere se stesso, ma soprattutto la sofferenza che questo male può provocare nella vita della figlia. In realtà la protagonista è proprio lei, Katie Davis, una vittima involontaria che racconta la fatalità dell'esistenza.  Perchè è vero che nella vita non si hanno certezze, che ci si arrangia con quello che si ha, con i sentimenti e l'amore che abbiamo ricevuto e che ci sono stati tolti. Katie è il capo espiatorio di un'infanzia a tratti infelice in cui ha ricevuto il massimo di quello che poteva avere. E che le è stata tolta dalla sorte senza pietà.

Secondo motivo per cui la mia recensione è positiva è che, Muccino, ha sapunto scegliere un cast quasi perfetto. Ovviamente Crowe fa una recitazione magistrale, ma a mio parere è quasi superato dall'innocenza e la fragilità della piccola Kylie Rogers (Katie Davis da piccola) che è stata in grado di offrire una recitazione commovente e molto credibile, cosa non scontata per la sua giovanissima età.

Ovviamente anche il resto del cast, a partire dalla bella Amanda Seyfried, toccando Jane Fonda e passando per l'algida Diane Kruger, è stato in grado di coprire bene il proprio ruolo, senza lasciarmi perplessa.

La verità è che questo film mi è piaciuto perchè la banalità della cose che viviamo e che abbiamo, come l'amore, è un qualcosa di tremendamente importante, ma che spesso dimentichiamo o diamo per scontato.

Russell Crowe, Kylie Rogers

Padri e figlie (2015): Russell Crowe, Kylie Rogers

Russell Crowe, Kylie Rogers

Padri e figlie (2015): Russell Crowe, Kylie Rogers

Russell Crowe

Padri e figlie (2015): Russell Crowe

Aaron Paul, Amanda Seyfried

Padri e figlie (2015): Aaron Paul, Amanda Seyfried

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