Regia di Leonard Nimoy vedi scheda film
Seconda regia di Nimoy, conclude la "trilogia" inziata con "L'ira di Khan", dopo aver assistito al rituale vulcaniano, sappiamo che Spock è ritornato in vita. Ora non resta che tornare a casa, ad affrontare la corte marziale per aver violato molte leggi federali (tra cui il furto dell'Enterprise e il sabotaggio dell'Excelsior).
Nel frattempo una misteriosa sonda sta causando alluvioni, piogge torrenziali e altri cataclismi: come sempre i nostri eroi sapranno trovare la soluzione...nel passato (che all'epoca era il loro presente...e oggi è il nostro passato... insomma è un viaggio nel tempo, che cosa volete?)
Riconosciuto da un po' tutti i critici come il migliore della serie, in effetti è una pellicola che tende verso la commedia grazie agli equivoci temporali (un po' come nella migliore tradizione, vedi "Ritorno al futuro"): una delle scene più memorabili è ambientata su un autobus dove un punk sta ascoltando la radio a palla, un'altra sequenza altrettanto memorabile è quella ambientata nell'ospedale.
Dopo i toni cupi degli ultimi due film passiamo ad un registro più leggero, ma che allo stesso tempo mantiene quell' "impegno verso il sociale" e i temi impegnativi come l'omosessualità, il razzismo, la guerra che da sempre contraddistingue Star Trek come una delle saghe di fantascienza più sensibili a tali argomenti (a tal proposito si vedano molti episodi della serie The Next Generation), che in questo caso sono l'ecologia e la difesa delle balene.
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