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St. Elmo's Fire

Regia di Joel Schumacher vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su St. Elmo's Fire

di zombi
6 stelle

i ragazzi escono dalle pareti dell'università e uno a uno cadono preda della realtà "là fuori". i sogni tornano prepotentemente in un cassetto del cervello e lì vi resteranno a disposizione della disperazione, della malinconia o del rimpianto, o più semplicemente di qualche reunion anno dopo anno per vedere come siamo diventati. nel mondo i propositi fatti tra le mura della bella vita dello studente o dei laureandi, si palesano per ciò che non avrebbero mai voluto credere che fossero. l'amicizia per sempre prende delle bastonate subito, appena si scontrano con l'aria che respirano nella vita di tutti i giorni. chi vorrebbe suonare e non riesce a mantenere un lavoro. la coppia d'oro che fa i conti con i tradimenti dell'uno e le insicurezze dell'altra. l'amico che fa dell'amore il faro da seguire e contro cui sbattere, e l'esistenzialista che si riempie la bocca di frasi fatte sull'amore che fotte, solo perchè è innamorato della persona "sbagliata". la ragazzina che vive al di sopra delle proprie potenzialità, ma soprattutto al di sopra dei propri sogni e quando cade si fa molto male. quella che ha solo bisogno di uscire dall'ala protettrice della famiglia e provare a vivere una sua vita. il film generazionale dei e sugli acidosi anni di plastica, si pavoneggia attorno al bar st elmo dove una volta laureati, già non vi si riconoscono più, se non per serate sempre più isteriche e disagevoli. sono appena usciti dall'università e si sentono già vecchi e stanchi. il film mi è sembrato un pò ingenuotto e invecchiato male. i cosiddetti fuochi di sant elmo vengono eletti a metafora esistenziale per ricondurre a normalità un momento di sconforto e spaesamento. i ragazzi hanno solamente bisogno di un pò di tempo per rimettersi sulla carreggiata giusta. i giochi sono finiti ora è la vita. il gruppo di attori che allora sembrava dovesse essere il futuro del cinema mondiale, o almeno statunitense, ha ridimensionato di molto le aspettative anche dei più famosi. adatti ad un grande freddo per ragazzetti che non hanno un passato da rimpiangere, un presente alle luci al neon(terrificante la casa di jules), e un futuro da più grandi-odiati-invidiati del mondo, tutti questi sogni che si scontrano con scariche elettro-luminescenti e si annullano a vicenda mi ha un pò deluso. gli anni ottanta sono stati anni di globalizzazione americana e molti film mi hanno accompagnato. questo grande freddo mi sembra climatizzato dal surriscaldamento globale. 

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