Regia di Duke Johnson, Charlie Kaufman vedi scheda film
ANOMALISA , il nome è foneticamente simile a Monna Lisa, il famosissimo quadro di Leonardo Da Vinci
esposto al Louvre.
A chi potrebbe non piacere?
A parte la bellezza inestimabile, è uno dei quadri più conosciuti ed apprezzati dalla massa..
la massa .. la massa addomesticata, alienata, che non rendendosi conto di esistere, come l’inutile escremento di sé stesso ripete inconsciamente..
“Cosa c’ è di bello da vedere a Cininnati?” Ma lo Zoo .. lo Zoo Lo Zoo, lo zoo, dove forse si rispecchiano, come scimmie in gabbia, ammaestrate a far il meglio che la società pretende.
Come è risaputo che La Gioconda è l’opera più bella nella storia dell’arte e la più famosa.. la cosa più bella a Cincinnati è lo zoo, addirittura c’è un piccolo Panda, l’animale in via di estinzione..
Così tutti gli abitanti di Cincinnati-e non, dicono e ritengono questo, non rendendosi conto che quello in via di estinzione
è L’Uomo , nella sua unicità, nella tua totalità, nella sua individualità..L’uomo non esiste più, ha preso il suo posto, un manichino, un Io, falso, un Io vacuo, effimero, un Io alienato, alineato agli altri, tutti uguali, un Io falso , calato in una esistenza falsa, non autentica, un esistenza che diventa un anomalia se diventa voce fuori dal coro, con una propria individualità.
Non è un caso che Michel Stone, sia tanto amato dal popolo americano , Michel ha insegnato loro come aumentare la produttività, come aumentare il reddito, come diventare tutti dei bei, bravi, robottini telecomandati da un Moloch inesistente, ma la cui esistenza ruba l’anima.
Michel Stone, inglese in America, con questo suo modo di entrare nel sistema ed aiutare la gente ad essere un oleato ingranaggio nel mondo capitalistico americano, dove la scuola viene privatizzata, gli uomini vengono spediti a fare la guerra nei paesi arabi per il controllo del mondo, educa la gente a produrre e consumare, vittima del sistema, ha perso se stesso, il senso della sua vita e non capisce, non riconosce più né la sua alienazione, nè quella altrui.
Un mondo costituito da marionette alienate vittime di un sistema che loro stessi hanno creato, dove le droghe legali , diventano legali, perché servono come fine ultimo a far produrre meglio e fare guadagnare meglio, soprattutto anche chi le produce, droghe legali che annientano la mente, ma son gradite al sistema, e quali sono ?
Alcool a fiumi, per placare e scaldare gli animi dediti ad una glaciale esistenza, antidepressivi, prozac, efexor, seropram, zoloft, ansiolitici, lexotan , tavor, halcion, xanax, rivotril.. si , con queste droghe legali, la gente si deve distrarre quanto basta, tranquillizzare e fare finta di non essere depressa. Michel stesso, fa uso di zoloft.. in un mondo così totalmente disumanizzato sono le droghe che si vendono di più, più prescritte, aiutano la gente a non pensare, a conformarsi al sistema a produrre, creano tranquillità, adeguamento e dipendenza, la gente in questo modo , produce e lavora meglio.
In questo mondo disumanizzato, persino i bambini, non son più capaci quasi di esprimere e di provare sentimenti di affetto e bontà, ma pretendono regali, oggetti, giocattoli, perché cresciuti in un mondo di lavora- produci –consuma. Dai genitori vogliono le cose, ma soltanto cose banali, quelli che a tutti piacciono, non certo una bambola antica con uniche particolarità, peraltro non adatta ad un maschietto che “non deve” giocare con le bambole, ma con soldatini e macchinine.
Persino l’Amore, a volte , diventa merce e prodotto , da usare a piacimento, prodotto diventa anche il matrimonio, quando diventa scevro da ogni profondo significato di autentica comunione, le avventure anche, diventano solo una “fregola” come l’Hotel Fregoli, dove soggiorna Michel e fanno parte di questo vuoto” vivi-produci-consuma-muori”, l’amore diventa solo sesso fine a se stesso , gioco insignificante, infatti il taxista risponde a Michel , il quale gli aveva chiesto dove era un negozio di giocattoli , che ce n’era uno aperto tutta notte, il tassista pensava che volesse giocare e lo ha indirizzato ad un sexi shop, non ad un negozio di giocattoli.
MonnaLisa, Anomalisa, significa Dono Divino, si , un dono divino è il poter parlarsi ed amarsi anche solo per una notte in un mondo di alieni ed alienati, Anomalisa, come una strana anomalia, diversa, unica, non conforme, non bella secondo i canoni, con una cicatrice sul viso da nascondere, traccia di un inammissibile e indicibile dolore che nessuno vuole vedere , antiestetico da nascondere.
È il dolore che teniamo nascosto e che dobbiamo nascondere, che poi diventa rabbia, poi tristezza, poi se perdura e si insinua nelle pieghe di quell’anima che nascondiamo a noi stessi, diventa depressione, ma il dolore non va rinnegato , come dice Michel alla conferenza di Cincinnati, sragionando e dicendo quello che veramente pensa, ma riconosciuto e consolato per fare posto al meglio, perché come dice Lisa, noi vogliamo il meglio.
È così che potendo esprimere se stessi, noi non siamo più un informe eco uguale ed identico agli altri echi ed alle altre voci, ma diventiamo una voce unica, come quella di Lisa che canta o come quella di quel particolare gioco erotico antico della bambola che canta, entrambe belle nella loro particolarità ed unicità. Diventiamo così esseri umani , non robot.
Oppure Michel è veramente un malato psichico, lui stesso non si spiega , perché sia fuggito da una donna che amava, ammettendo di avere problemi psichici, è preso da strane fobie sociali, ansie, depressioni, stress , disturbi ossessivo-compulsivi, apatia, scoraggiamento, deliri.
Ma chi sono i veri malati, un uomo che non sa più chi è, alla ricerca di se stesso o i malati sono gli altri che sono talmente tutti uguali, apparentemente sani e conformi al sistema da diventare irriconoscibili, cosichè è il protagonista stesso ad essere anche affetto dalla sindrome di Fregoli, in cui non riconosce più le persone , sindrome psichiatrica, chiamata così in onore del famoso attore Leopoldo Fregoli che cambiava in pochi secondi il personaggio che andava ad interpretare.. Uno, Nessuno, Centomila scriverebbe Pirandello.
Ma quel che è sicuro è che bisogna sorridere, si bisogna sorridere, come dice Michel , nella sua conferenza di Cincinnati, non solo per aumentare la cosiddetta “produzione capitalistica” , ma perché bisogna riconoscere che il sorriso è un gesto empatco di amore e vicinanza , di calore e di gioia verso un'altra persona, che come te vive e soffre.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta