Espandi menu
cerca
La spada nella roccia

Regia di Wolfgang Reitherman vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Decks

Decks

Iscritto dal 31 agosto 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 6
  • Post 7
  • Recensioni 190
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La spada nella roccia

di Decks
9 stelle

Portare sullo schermo la leggenda di Re Artù è un compito che molti registi hanno effettuato nella storia del cinema. Fortunatamente Disney decide di lasciar da parte lo spettacolo per l'educazione. Per fortuna, perchè invece di mostrare sanguinose battaglie e tesi duelli, riesce a dare un tocco di originalità in più ad una storia già vista e rivista. Per di più è forse il film più formativo di Disney mai prodotto, perchè mago Merlino oltre che maestro di Semola, è maestro anche per tutti quelli che avranno la fortuna di visionare questo classico.

Tecnicamente si perde qualcosa in confronto ai precedenti classici, soprattutto nei movimenti e nell'espressività dei personaggi che spesso sono (troppo) somiglianti, in particolare le scene con sir Caio e sir Ettore. Altre tuttavia sono un vero tripudio per gli occhi, su di tutte, sicuramente, la lotta a trasformazioni e metamorfosi tra Merlino e Maga Magò riconoscibili attraverso la loro colorazione e specifici dettagli che ancora oggi è ammirata per originalità e perfetto sviluppo.

La Spada nella Roccia è dunque un lungo percorso, che tocca le colonne portanti della vita umana. Intelligenza, Amore e Desiderio. Attraverso tre elementi naturali che sono Acqua, Terra e Aria. Merlino inizialmente trasforma Semola in un pesce, che dovrà affrontare un grosso e pericoloso luccio. Dovrà cavarsela da solo, riuscendo a sconfiggerlo non con la forza bruta, ma con l'astuzia e l'intelligenza. Dopo vi è l'amore, commovente come una scoiattolina si innamori di Semola trasformato, ma a cui dovrà rinunciare in una triste scena per lo stato differente in cui essi vivono, l'amore è una forza potente, che neppure la magia e la diversità di specie scalfiscono. Infine il desiderio, Semola come ogni uomo medievale sogna di volare, impossibile apparentemente, ma Merlino con una sua magia gli mostra che anche l'impossibile è possibile se ci credi, facendolo sorvolare in alto nei cieli. Non è un caso che nel finale si ritrovino tutti questi insegnamenti quando Semola/Artù riuscirà a estrarre la spada. Egli è un ragazzo rachitico, ma ciononostante più astuto dei muscolosi cavalieri che si avventano come bestie sulla spada. Egli non è mosso da amore per il potere, ma da un amore innocente e fanciullesco, (sfila la spada difatti, non per sè stesso, ma per rimediare ad un suo errore ed aiutare Caio) e infine, pur essendo un ragazzo è l'unico che comunque riesce a sfilare quella spada divenendo re, contro ogni previsione. L'impossibile è avvenuto. 

Personaggi indimenticabili, tutti ben caratterizzati, su cui tutti prevalgono Merlino (la sua simpatia e goffaggine colpisce chiunque) Anacleto (un colto e irascibile gufo, la cui risata rimarrà ricordata a lungo) e Maga Magò (folle e iraconda verso tutto e tutti), ad accompagnare tutto vi è una colonna sonora ineccepibile, che accompagna qualunque scena, cavalleresca, esilarante o altro... con maestria.

Un capolavoro mancato a causa di alcuni tecnicismi, ma che mostra come se le cose si desiderano davvero tendino ad avverarsi. Un percorso educativo di 79 minuti non solo di Semola, ma di tutti noi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati