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Everest

Regia di Baltasar Kormákur vedi scheda film

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La recensione su Everest

di emil
5 stelle

I titoli di coda scorrono sullo schermo, insieme ad istantanee che ritraggono i protagonisti della reale e sciagurata spedizione del 1996 organizzata sul monte Everest, che costò la vita a nove alpinisti dilettanti, mebri di spedizioni organizzate da alcune società commerciali. La somiglianza degli attori ai  protagonisti è impressionante, immagino così che anche la vicenda con le varie tappe dell'ascesa/discesa al monte sia allo stesso modo stata realizzata in maniera meticolosa dal regista Kormakur.

 

Che è molto attento alla successione e ricostruzione degli eventi, così attento che "Everest" rimane in bilico tra semicodumentario e film d' avventura, non scegliendo mai fino in fondo da che parte stare. Durante la visione lo spettatore non viene mai assalito  da quel "sense of wonder"  che il film sembrava promettere, tutto sembra confezionato, finto, artificiale, costruito e mai veramente selvaggio. 

 

Il giornalista Krakauer, uno dei sopravvissuti, ha disconosciuto il fim, criticando il passaggio in cui si vede chiaramente che il suo personaggio si è rifiutato di tornare indietro a dare una mano , quando l'altra guida del gruppo, il russo Boukreev, glielo avrebbe chiesto, dicendo che quella conversazione non sarebbe mai esistita. 

Boukreev, per l'appunto.

Un personaggio mitologico, una guida capace di andare in quota ad oltre 8000 metri senza ossigeno, capendo che gli avrebbe fatto perdere l'acclimatamento. Un tizio con un esperienza enorme: in solitaria prima il picco Ibn Sina (Tagikistan). Poi per primo apre la via alla scalata del Kangchenjunga (sempre in Nepal) e cosi via. Capace di tornare nella bufera nel '96  che colse le spedizioni e salvare tre vite. 

 

Si poteva spingere sulla caratterizzazione di questo mostro delle montagne, ma evidentemente al regista non interessava approfondire i personaggi, che in effetti non restano nella memoria per spessore, quanto invece evidenziare come la stupidità e l'avidità umana possono portare alla rovina: due spedizioni, Adventure Consultants (Rob Hall la guida più famosa, altre due guide e 8 clienti) e Mountain Madness (tre guide ancora e  sempre 8 clienti) , un eccessivo traffico sul monte, nel passaggio più delicato Hillary Step che costringe il gruppo ad un eccessivo ritardo nella salita , che finisce l'ossigeno e che viene colto dalla tempesta.

 

Un film medio(cre), che non riesce a stupire. 

 

 

 

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