Regia di Michael Mann vedi scheda film
Il regista i cui titoli non vengono tradotti (basti pensare a The heat o a Collateral) quello piu' dotato di estro inventivo e di lucida visione delle cose, torna con questo thriller fantascientifico e ancora una volta non ci delude.Basta rendersi conto di come e' costituita la prima scena ,che illustra il funzionamento di un pc e che ti fa sbarrare gli occhi. E' stato violato un codice segreto da un hacker e solo due persone possono recuperarlo, ma uno di questi e' in prigione per crimini informatici.Solo liberandolo,si potrebbe arrivare alla soluzione della cosa e cosi l Fbi pur storcendo la bocca e' costretto a rimetterlo in liberta',facendolo partecipare insieme alle autorita' cinesi , alla caccia del cyber criminale.L 'intento della gang dei malviventi sara' chiaro solo alla fine ,con le miniere di stagno che diventano l oggetto del desiderio, mentre tutto verra' consumato in una sfrenata corsa del protagonista che deve sventare vari tranelli.
Le scene da ricordare sono tante con quella vitalita' adrenalica che pochi come MANN sanno concederci ,ma almeno due sono per meaddirittura memorabili:il volo sulla Malesia con dei colori notturni straordinari, e la cerimonia finale religiosa,in cui si consuma l'ultimo atto.Il protagonista forse e' un po' troppo supereroe ,perche' si pretenda che sia anche umano,ma forse con tutti i suoi chiaroscuri e la sua ambiguita' rende bene l'astrattismo e l'incomprensione che domina la nostra epoca,quasi anestetizzata e priva di contenuti idealistici.
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