Regia di Jim Mickle vedi scheda film
In una notte del 1989, in una casa, un uomo uccide per errore un ladro dopo aver fatto irruzione. Prima in preda al senso di colpa, poi alla paura di essere ricercato dal padre del defunto ladro per una possibile vendetta, si ritroverà infine a fronteggiare qualcosa di inaspettato, o che forse aspettava da sempre. Quarto lungometraggio del talentuoso Jim Mickle che qui(sempre regista+montatore+scrittore) realizza il suo capolavoro(per ora). Con interpreti di tutto rispetto (un ottimo Michael C. Hall/Dexter,l'immancabile Nick Damici e due vecchi cowboys come Sam Shephard e Don Johnson), questo "Freddo a Luglio" parte come un thriller con crescente tensione, si prende gioco dello spettatore illudendolo di stare per finire in un film "Home Invasion", ne stravolge l'illusione addentrandosi in un mondo torbido di crimine e corruzione, gestisce sapientemente un dramma sulla ricerca di un padre verso un figlio di cui ha perduto le tracce da decenni e finisce nel puro western con straordinarie esplosioni di violenza. L'atmosfera è davvero affascinante e raggiunge i picchi massimi nelle scene notturne. Sebbene l'azione non sia poi così tanta, dall'inizio alla fine c'è una tensione continua e solo una volta terminata l'ultima sequenza, lo spettatore può fare un sospiro di sollievo, questo perchè è il modo di raccontare una vicenda che conta veramente. Musiche ispirate ai brani di John Carpenter. Jim Mickle riesce a raccontare una storia e a renderla viva, un racconto complesso nel suo bilanciamento tra luce e oscurità.
La sequenza notturna sull'indecisione di salvare un uomo costretto sui binari del treno è di livello altissimo.
Voto: 8,5
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