Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Scott rivisita un classico lasciandovi un impronta stilistica facilmente riconoscibile, utilizzando il digitale che indubbiamente lo aiuta a scolpire scenografie altamente suggestive, sforzandosi( perché?), di dare una qualche spiegazione razionale alle famose piaghe, trasfigurando il signore nell'immagine di un bimbo severo, vendicativo ed abbastanza sgradevole (realtà o subconscio?), avvalendosi di attori che pur di sicuro spessore non lasciano certamente il segno, non aggiungendo nulla ai tanti dilemmi morali tramandati nei secoli e a cui tuttora é difficile dare una risposta (emblematico Ramses che chiede il perché un dio giusto debba sacrificare bambini innocenti) e seminando lacune lungo tutto il percorso (come fa lo stesso faraone a salvarsi da uno tsunami del genere?).
La sensazione é quella di non voler essere troppo esplicito nel descrivere l' "opera di Dio", come se la storia venisse raccontata da un laico: ma perché allora raccontarla? conoscendo la passione di Scott per le pellicole storiche perché non raccontarne altre meno "mistiche" di cui c' é solo l'imbarazzo della scelta?
Come mai il classico di Demille, schierato ed esplicito, lo si rivede più volte cosa difficile in questo caso?
La risposta é comunque già nell'assunto: rifare un classico é un rischio e difficilmente lo si affronta uscendone vincenti.
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