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Whiplash

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

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La recensione su Whiplash

di Storiedicinema
8 stelle

Presentato all'ultimo torino film festival e vincitore del Sundance film festival 2014, la trama è quella di un classico film hollywoodiano. Andrew, innamorato della musica, studia nella più importante scuola di New York, ed è intenzionato a trasformare la sua passione per la batteria in una professione. Di più, vuol essere ricordato tra i migliori artisti jazz. A spianargli la strada verso la fama arriverà Terence Fletcher, insegnante dai modi poco canonici, immorali e dittatoriali. I caratteri dei due personaggi giungeranno in breve tempo allo scontro, condizionando le loro carriere e spingendo il ragazzo ad una progressiva alienazione verso il mondo e gli affetti.

Chazelle trasforma la crescita di un musicista in quella di uno "guerriero". Il giovane fatica, suda, sputa sangue. Il conservatorio diventa un campo di addestramento ed è facile scorgere nell’esigente insegnante Fletcher i modi e la figura del sergente Hartman (Full Metal Jacket) . Magnifici i primi piani, ottima la scelta degli effetti speciali che trasportano in atmosfere da thriller. 
La pellicola non perde mai di ritmo, non si abbandona allo standard, non manca di colpi di scena. La bravura degli attori fa il resto, se Miles Teller è molto bravo nei panni di Andrew, J.K. Simmons è da lode in quelli del professor Fletcher (premiato qualche giorno fa con il golden globe come miglior attore non protagonista e candidato agli oscar). 

La violenza dei metodi d'insegnamento può essere giustificata dalla prospettiva di una carriera? fin dove può lecitamente spingersi un professore per spronare i suoi allievi? e senza l'utilizzo di questi metodi, vedremo mai più nascere i talenti artistici di una volta? Le riflessioni che ci pone l'opera di Chazelle trovano forse risposta nelle parole di Fletcher: "hai fatto un buon lavoro" sono le peggiori parole del nostro vocabolario.

Il film chiude con un assolo di batteria da Standing Ovation. La stessa che la critica delle varie rassegne ha finora regalato al regista.

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