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Whiplash

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

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La recensione su Whiplash

di alan smithee
8 stelle

CANNES 2014 - QUINZAINE DES REALISATEURS


Miles Teller

Whiplash (2014): Miles Teller

 

 

Gran ressa, coda ed attesa fremente al Palais Croisette per WHIPLASH, fresco vincitore di due premi al Sundance. E non senza un motivo preciso perché il film di Damien Chazelle incendia letteralmente la sala, impegnata a fine proiezione a risarcire il regista e il fantastico interprete J.K. Simmons - intento con tutto se stesso ad impersonare un esaltato e sadico direttore d’orchestra di un complesso jazz in via di definizione - del suo più lungo ed entusiastico applauso da parte del folto pubblico fino ad ora registrato quest'anno alla Quinzaine.

 

scena

Whiplash (2014): scena

 

Andrew è al primo anno di college ed è un grande appassionato di jazz, desideroso di sfondare come batterista e divenire un musicista famoso. Sulla sua strada capita per caso Terence Fisher, uno dei più apprezzati e temuti jazzisti, noto per i suoi metodi brutali e per le devastanti conseguenze psicologiche arrecate ad alcuni suoi allievi: frutto deviato e un pò perverso del suo stravagante metodo valutativo, ai danni sulle menti più fragili degli aspiranti musicisti suoi allievi. In poco tempo Andrew ne diventa succube in quanto il maestro, intravedendo in lui doti notevoli e fuori del comune, (egli cerca invano di trovare il nuovo Charlie Parker, il nuovo “Bird”) lo assoggetta ad un training massacrante sia fisicamente che psicologicamente. Fino alla resa dei conti che riequilibrerà rapporti tra il cacciatore e la sua vittima.

 

Miles Teller, J.K. Simmons

Whiplash (2014): Miles Teller, J.K. Simmons

 

Forte di due interpreti davvero eccezionali, un Miles Terrer giovane e sempre più in ascesa che alterna con saggezza produzioni indipendenti come questa (dopo un esordio quasi bambino con lo scabroso  Rabbit Hole a duettare con la Kidman, e forte di interpretazioni intense come in The Spectacular now), a blockbuster roboanti alla Divergent, e che qui eccelle sino quasi a rischiare di gigioneggiare nel tratteggiare il complesso calvario del suo determinato e dotato protagonista. A fargli da perfetto contraltare quel J.K. Simmons caratterista ottimo in mille altri film, e attore feticcio dei Coen. In una sala fremente fino alla esaltazione le ovazioni sono tutte per lui e tutte davvero meritate.

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