Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
Pietro Zinni è un ricercatore universitario - specializzato in materie scientifiche - che non riesce ad ottenere in nessun modo un contratto a tempo indeterminato. Pressato da esigenze economiche sempre più stringenti, deciderà che l'unico modo di venirne fuori è darsi al crimine. Insieme a un gruppo di studiosi finiti male, produrrà una droga sintetica seppur tecnicamente legale da spacciare nelle discoteche.
Il caso di giovani con un alto grado di scolarizzazione che non riescono a trovare un lavoro all'altezza o nell'ambito degli studi compiuti è - come risaputo - uno dei drammi sociali più pressanti dei nostri tempi, almeno in Italia. Il film del giovane regista Sydney Sibilia ha anzitutto il merito di rappresentare tale situazione. Il regista sembra poi aver giocato una carta vincente quando ha scelto una visione ironica e comica. Difatti, mentre il tema sociale della disoccupazione giovanile emerge in maniera efficace, Smetto quando voglio è una commedia che fa veramente divertire, proprio per come riesce ad avvicinarsi alla realtà delle cose riuscendo a sdrammatizzarne il pregante contenuto (ad esempio spassosissime le scene in cui i due ex studiosi costretti a fare i benzinai parlano tra di loro in latino). Segno che la risata non è affatto indice di superficialità.
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