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French Connection

Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film

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La recensione su French Connection

di alan smithee
6 stelle

*

 

locandina

La French (2014): locandina

 

Con LA FRENCH il cinema francese torna sulle tracce del “Clan dei marsigliesi”, e lo fa con una sontuosa accuratissima riproduzione-ricostruzione anni '70 dell'ambiente corrotto della municipalità della più grande e popolosa città della Francia meridionale, soprattutto per quanto riguarda l'aspro e teso conflitto tra un giudice intraprendente che non molla la presa ed uno spregiudicato boss della malavita che difende sino alla fine la sua posizione predominante di re incontrastato dei loschi traffici nella città portuale del Golfo del Leone.

Gilles Lellouche

La French (2014): Gilles Lellouche

Conosciamo infatti Pierre Michel, afffascinante giudice minorile, trasferito a Marsiglia perché il suo dinamismo e la sua incorruttubilità divengano l'arma vincente per contrastare il potente padrino Gaetan Zampa, che regna incontrastato nei loschi traffici che dirige e coi quale accresce a dismisura il proprio patrimonio e la sua capacità di corruzione di una amministrazione (ed una polizia) ormai alla sua mercé.

Jean Dujardin

La French (2014): Jean Dujardin

Benoît Magimel

La French (2014): Benoît Magimel

La lotta tra due uomini così diversi, ma anche così simili nella dinamica dei reciproci comportamenti, consente innanzi tutto al film, opera seconda di Cédric Jimenez, di riprendere un confronto attoriale che è una sfida amicale e virile tra i soliti Jean Dujardin e Gilles Lellouche, per l'ennesima volta impegnati assieme, qui antagonisti ed accerrimi nemici, ma in fondo molto uguali e , a loro modo, rispettosi uno dell'altro: soprattutto quando veniamo a scoprire, senza molta sorpresa in verità, che il giudice risulta più scomodo per l'integrità di certi potenti locali e per l'avallo e la prosecuzione di un certo tipo corrotto di comportamento da parte delle forze locali, che per la salvezza del boss, che, in quanto tale, sa badare a se stesso. Le vicende, secondo la rivista Premiere, riprendono non tanto "Il braccio violento della legge" di Friedkin, ma sono l'ideale riproposizione di quel che accade nel suo seguito, diretto proprio nel 1975, anno esatto di ambientazione della vicenda qui raccontata, da John Frankenheimer.

Céline Sallette

La French (2014): Céline Sallette

Il film, che per l'occasione riforma anche un trio glamour assegnando un ruolo sanguigno breve ma fondamentale al bravo Benoit Magimel, altro boss, rivale di Zampa, e pure lui assiduo frequentatore dei palchi calcat da Dujardin e Lellouche, si avvale di una splendida ed accurata quanto complessa ricostruzione di ambienti e quartieri di metà anni '70, ha interpreti affascinanti e trascinanti (ricordo anche la splendida Celine Sallette, giovane grande attrice drammatica francese, tra le migliori oggi, impegnata nel sofferto ruolo della moglie di Michel, così come il bravo Guillaume Gouix – entrambi erano già stati impegnati assieme come vittima in lattice stile Catwoman e carnefice seriale nell'affascinante serial Les Revenants), e risulta più accattivante che realmente convincente, più attraente che realmente bello ed interessante.

locandina

La French (2014): locandina

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