Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film
Era dai tempi della pellicola eccezionale a modo mio di vedere,e chiamato " 36 Quai des Orfevres ",che aspettavo un nuovo polar francese ,con quel disincanto e quella amarezza che solo i nostri cugini transalpini sanno dare a un dramma dalle tinte forti.E l ho rivissuto con questo film stupefacente, da un regista nato e cresciuto a Marsiglia che come pochi ha osservato e capito quella realta'.Un film granitico,che scorre via veloce ,denso di sangue e di parole, vero ma anche profondo e appassionato.E' la vicenda del giudice Pierre Michel ,prima assegnato al tribunale dei minori e poi all'antimafia,per contrastare i grandi trafficanti di droga degli anni 70.
E' la vicenda di un uomo serio,onesto,scrupoloso, ma anche testardo e volitivo che per anni perseguito' il crimine armato che faceva affari lucrosi, addirittura aldila' dell'oceano .Il giudice si trovera' di fronte a diversi ostacoli, contornato da colleghi cialtroni e superficiali o addirittura corrotti,con problemi familiari,con i suoi timori e paure personali.Ma non mollera' e alla fine riesce nel suo intento,anche a costodi sacrificare la sua nobile vita. E il mio pensiero va a Falcone e BOrsellino,eroi tragici anche loro, di un paese marcio e impotente,preda di sanguisughe e di mafiosi come bestie feroci.
La faccia di Jean Dujardin e' quella giusta per dare spessore a un personaggio cosi mitico,ma anche il suo rivale non scherza per bravura, anche se una spanna piu' su c 'e' Benoit Magimel ambiguo e meschino come non mai.
Chissa' se sara' il film action dell'anno....????Me lo auguro fortemente.
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