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Babadook

Regia di Jennifer Kent vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su Babadook

di Carlo Ceruti
8 stelle

Se ci ripenso, la prima cosa che mi viene da dire è che il film fa paura: una paura profonda, disturbante, invasiva e quasi insopportabile. Eppure all'inizio non si direbbe. Si vede una madre vedova e sola, con un figlio un po' problematico, che vivono in una casa squallida e trovano un libro maledetto che evoca qualcosa di simile ad un demone. Ci sono tutti gli stereotipi vero? Verrebbe quasi voglia di lasciare la sala. Il bello però è che questi stereotipi verrano rimescolati, aggregati, utilizzati per creare qualcosa di diverso, di più spaventoso, di più impenetrabile del solito horror. Premesso che la regia è sorprendentemente virtuosa e fantasiosa per un horror e che la colonna sonora ed i rumori sono fastidiosi, inquietanti e rimbombanti, ciò che più mi sono rimaste mortalmente impresse, sono le voci dei protagonisti e le loro urla che fanno davvero sentire il freddo alla spina dorsale. Brava è infatti la protagonista che dona al suo personaggio un aspetto che definire ambiguo è riduttivo ed il suo piccolo figlio coi suoi grandi occhi spiritati, che sembra sempre una bomba sul punto di esplodere. Ma cos'è davvero Babadook? Una cosa tipo Paranormal activity? No, direi che siamo proprio fuori strada. Babadook è il rancore di una madre frustrata, il suo senso di colpa per aver fatto morire il marito senza volerlo, la rabbia verso suo figlio che, nascendo, ha portato involontariamente alla morte del padre in un incidente stradale; è un sentimento maligno soppresso, non riconosciuto, non elaborato, che più lo neghi e più cresce, più lo nascondi e più ti si para davanti ed aumenta dentro la madre fino a materializzarsi in qualcosa d'indefinito ed a farla uscire di senno. Il mostro Babadook è una metafora, i trucchi alla Insidious sono anche metafore di un dolore e di una sofferenza che la madre non riesce ancora a guardare in viso.

Nella prima parte non lo capiamo ancora, ma percepiamo che qualcosa non va. Il rapporto tra madre e figlio è malato, lui è violento, lei è frustrata. Inizialmente pensiamo che sia il piccolo ad avere qualcosa che non vada, a poter esplodere da un momento all'altro, ma poi i piani si svelano, la madre inizia a mutare lentamente ed a perdere la dolcezza iniziale ed allora non si respira più e la tregua finisce. Lei peggiora, i suoi atteggiamenti diventano strani, nei suoi occhi appare un luccichio luciferino che era sepolto dentro di lei da chissà quanto tempo. Sappiamo che il disastro succederà, ma quando?

Ci sono molte citazioni (e magari qualche plagio, ma passiamoci sopra) da film come Shining e tanti altri, ma non somiglia a nessuno di questi, va in tutt'altra direzione, lasciandosi alle spalle l'horror trito e commerciale in un'operazione tanto innovativa ed intelligente quanto inquietante. Gli horrormaniaci magari vi diranno che è un film come gli altri e che qui non succede niente; non credete loro, non sanno quel che dicono (e che guardano).

Il finale è autenticamente geniale.

Tabellino dei punteggi di Film tv ritmo:3 impegno:2 tensione:4

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