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Shining

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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La recensione su Shining

di IlGranCinematografo
9 stelle

Sequenze di una visionarietà irriducibilmente all'apice.

Jack Nicholson

Shining (1980): Jack Nicholson

 

Stanley Kubrick si cimenta in una branca del cinema da lui non ancora intrapresa – quella dell'horror – e proprio com'era stato per la fantascienza esprime al massimo il suo potenziale. A distanza di un ventennio esatto da Psyco, un altro lugubre luogo di villeggiatura s'imprime per sempre nell'immaginario cinematografico: è l'Overlook Hotel, di cui lo scrittore Jack Torrance, in compagnia dell'amorevole moglie Wendy (Shelley Duvall) e del figlioletto Danny (Danny Lloyd), è la guardia invernale. L'albergo di Shining – ossia "luccicanza", vocabolo che indica la chiaroveggenza di Danny – è uno spazio metafisico, sinistro, scheletricamente scarno e soffocante per la sua imponenza, dove il tempo è sovvertito e la paranormalità è la normalità. Per sottolinearlo Kubrick insiste con acutezza su contrasti elementari – la tetraggine soprannaturale dell'atmosfera risalta in virtù dei colori sgargianti di pareti e corridoi – e sulle simbologie (Jack e suo figlio sono Laio ed Edipo) e placa la sua sete di sperimentazione chiedendo all'inventore della steadicam Garrett Brown di perfezionarla, filmando con essa sequenze – Danny che scorrazza col triciclo incappando nei fantasmi delle gemelle Grady (Lisa e Louise Burns) e che scappa dal padre all'interno di un labirinto innevato immagine della psiche – di una visionarietà irriducibilmente all'apice. Se in 2001 il maestro si era spinto ai confini del cosmo per cogliere i segreti dell'umanità, qui s'inoltra nelle zone più insidiose dell'inconscio umano col fine di riprendere lo stadio germinale della pazzia, mediante una catabasi prima mortifera e poi mortale. Di fertile istrionismo l'impressionante prova di Jack Nicholson. Scritto dal regista con Diane Johnson sulla base di un romanzo di Stephen King.

Le musiche di Wendy Carlos, Rachel Elkind, Béla Bartók, György Ligeti e Krzysztof Penderecki esaltano genialmente i raccordi narrativi più tesi.

♥ Film STRAORDINARIO (10) — Bollino ROSSO (vietato ai minori di 14 anni)

 

scena

Shining (1980): scena

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