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La nostra terra

Regia di Giulio Manfredonia vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su La nostra terra

di alan smithee
6 stelle

locandina

La nostra terra (2014): locandina

“La terra dalle nostre parti si conquista anche così: appiccando il fuoco e bruciando tutto quello che appartiene a chi la deve abbandonare”. Detto fatto per Cosimo Bonavita, la cui famiglia di contadini e proprietari terrieri viene degradata al ruolo di mezzadri al soldo dei Sansone, un clan malavitoso il cui coetaneo ed allora bambino Nicola ne usurpa la proprietà, la camera e tutti i ricordi di una vita.

Trentacinque anni dopo, quando lo stesso Nicola Sansone viene arrestato per reati camorristici, il buon Cosimo, contadino instancabile da decenni, ne continua a curare il podere, scontrandosi con il dinamico e integerrimo quarantenne Filippo, impiegato di un reparto dell'antimafia che sceglie di aiutare i soci di una cooperativa agricola a confiscare i terreni del mafioso per installarcisi e coltivare la terra. Una vera e propria impresa piena di sorprese, perché non tutto è come si presenta sulla carta: a partire dai membri sgangherati ma a loro modo dignitosi della cooperativa stessa. Inoltre le cose si complicano quando, per un solito assurdo problema di burocrazia legale, il boss viene scarcerato e la sua condanna attenuata con gli arresti domiciliari proprio nella superba magione che presiede il terreno confiscato.

Stefano Accorsi

La nostra terra (2014): Stefano Accorsi

Giulio Manfredonia, a volte bravo ed ispirato, torna, dopo la piuttosto deludente doppietta su Cetto Laqualunque/Albanese, alla formula semiseria e corale dell'acclamato e simpatico Si può fare del 2008.

La commedia, brillante, spesso ben recitata da attori a proprio agio con i rispettivi personaggi spesso ben scritti e sfaccettati (Accorsi è davvero bravo a disegnare un personaggio di codardo afflitto da ansie e paure che svaniscono quando il gioco si fa davvero duro. Mentre Rubini è straordinario nel ruolo del contadino apparentemente colluso, ma in realtà in attesa paziente di un riscatto, più morale che materiale), procede spigliata e scavalca agevolmente momenti più forzati che tendono a smielare o personaggi francamente molto improbabili come il boss fascinoso, colto e gonfio di fiele interpretato da un incolpevole ma francamente poco plausibile Tommaso Ragno.

Sergio Rubini, Stefano Accorsi

La nostra terra (2014): Sergio Rubini, Stefano Accorsi

E se anche la fotografia e le luci ovattate che esaltano una luce mattutina o del tramonto davvero un po' cartolinesca ed irreale costituiscono più un limite che un valore, la vicenda comunque si fa apprezzare per quella sua rischiosa ma riuscita commistione di commedia brillante e sottofondo drammatico, che si amalgamano assieme riuscendo a divertire in modo intelligente uno spettatore che non può alla fine sentirsi deluso.

Stefano Accorsi, Maria Rosaria Russo

La nostra terra (2014): Stefano Accorsi, Maria Rosaria Russo

Ottime le sfaccettature dei personaggi di contorno, tutti disperati o delusi dalla vita che li ha contraddistinti prima di allora: la coppia gay con lo chef costretto a cucinare pomodori letteralmente “in tutte le salse”, Iaia Forte agronoma della spiritualità con soli sei esami nel curriculum, ma tanta carica emotiva da trasmettere, e tutti gli altri bizzarri soci della cooperativa, costituiscono uno spassoso e spesso irresistibile gruppo di sconfitti che ritrovano la dignità e che ricordano davvero i problematici creativi eroi problematici del già citato Si può fare.

Silvio Laviano, Iaia Forte, Massimo Cagnina

La nostra terra (2014): Silvio Laviano, Iaia Forte, Massimo Cagnina

 

 

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