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La nostra terra

Regia di Giulio Manfredonia vedi scheda film

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La recensione su La nostra terra

di steno79
6 stelle

Commedia corale su tematiche impegnate, esattamente come lo era "Si può fare" dello stesso Manfredonia e scritto dallo stesso Fabio Bonifacci: questo è il filone su cui il regista può esprimersi in maniera più libera e personale, molto più che nelle regie su commissione per Antonio Albanese (il precedente "Tutto tutto niente niente" si era rivelato una delusione). L'impegno civile dei film di Rosi, Petri o Comencini (e quest'ultimo è stato il vero nume tutelare di Manfredonia, nonché suo zio) è aggiornato ad una commedia che vede l'arrivo di un procuratore antimafia di Bologna in un podere del Sud, in Puglia, confiscato ad un boss mafioso finito in carcere e ridistribuito ad una cooperativa di agricoltura biologica che stenta un po' a decollare e di cui fa parte anche Cosimo, precedente amministratore del podere per conto del boss Nicola Sansone... 

La commedia è garbata, ha buoni spunti soprattutto nel rapporto di crescente stima fra Filippo (Stefano Accorsi) e Cosimo (Sergio Rubini), che rimane sul filo di una costante ambiguità, ma mi sembra che Bonifacci abbia ricalcato un po' troppo fedelmente lo schema di "Si può fare", di cui ritorna il tema del riscatto sociale attraverso il lavoro, ma anche una galleria di personaggi che riecheggia continuamente il film precedente, anche qui figurine molto colorite, a tratti tendenti allo stereotipo o alla macchietta, con una certa dose di buonismo nel voler includere nella comunità tutte le "diversità possibili" (orientamento sessuale, handicap e razza differente). Tuttavia, tendo ad essere indulgente verso queste lacune perché il film può contare ugualmente su un "messaggio" forte, su un intreccio non privo di svolte appassionanti, su una buona resa figurativa del paesaggio pugliese e su musiche accattivanti. Nel cast Stefano Accorsi è a suo agio nel ruolo del tutore della legalità e della giustizia, riesce a non prendersi troppo sul serio come accadde in altri film e fa un buon gioco di squadra con un Rubini istrionico e gigionesco anche nel consueto linguaggio pugliese, sicuramente l'attore più esperto e competente del cast che si diverte in più occasioni ad andare sopra le righe; nel cast di contorno una Maria Rosaria Russo promettente in un ruolo caratterizzato con un'energia femminile tipica delle donne del Sud, una stranita ma simpatica Iaia Forte, un efficace Tommaso Ragno nel ruolo del boss. Qualche battuta "folkloristica" si poteva evitare, ma nel complesso è una commedia su un tema socialmente utile che può giovare alla causa.

voto 6/10

Stefano Accorsi, Maria Rosaria Russo

La nostra terra (2014): Stefano Accorsi, Maria Rosaria Russo

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