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Turner

Regia di Mike Leigh vedi scheda film

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La recensione su Turner

di andry10k
6 stelle

Il britannico Mike Leigh alla regia di questa, almeno prima della visione, interessante biografia su un artista tra 700 e 800 che sinceramente non conoscevo, forse di nome ma non sono sicuro nemmeno di quello. Ci troviamo davanti il classico racconto biografico che si concentra principalmente sul personaggio, anzi in questo film l'attenzione è esclusivamente per la stroardinaria interpretazione di Timothy Spall e per l'artista in se.

 

William Turner che come tutti i grandi artisti e geni che anticipano i tempi nella loro arte, viene descritto come un uomo burbero, sempre incacchiato, poco interessato al rispetto delle donne(ma questo come molti in quegli anni) e che non puo' che infondere disappunto e antipatia nello spettatore, nessuno escluso credo.

 

Dovessi riassumere quello che il film puo' rappresentare per un amante di qualsiasi genere di cinema come me e come credo tutti voi, è il classico esempio di film fatto benissimo tecnicamente ma nel quale il regista non cha messo quel cuore, quell'amore per il cinema in generale, quasi solo un esercizio di stile. Perchè un film oltre che avere una fotografia e delle interpetazioni sopra la media deve anche laciarti qualcosa alla fine e soprattutto emozionarti e trasmetterti qualcosa in termini di sensazioni durante la visione. Questo invece mi è sembrata la prova che un film non puo' essere fatto solo di tecnica. 

Timothy Spall

Turner (2014): Timothy Spall

 

Insomma, come avrete capito, non mi ha emozionato quasi per niente, non ho provato nessun interesse per questa figura, che non ha nulla di straordinario se non l'arte pittorica quello è certo, ma non basta solo un grande artista per reggere un film di 140 minuti, serve anche un minimo di storia dietro che lo particolarizzi. E questo continua a confermare quello che penso delle biografie. Nel senso che se in un film tratto da una storia vera, come puo' essere che ne so "la grande scommessa" o tanti altri (ormai ne escono miliardi ogni anno) si parte da dei fatti personaggi reali ma poi lo si puo' un minimo romanzare e sceneggiare per il cinema e inserirci il proprio stile registico, in queste tipo di biografie devi mantenerti fedele in tutto e per tutto al personaggio e alle varie sue peripezie. Quindi rimani un po' limitato al personaggio e non puoi più di tanto fare cinema.

 

E in questo caso ancora più di altre volte la vita dell'artista è completamente inutile. Se fai la biografia di Turing, allora ne hai di fatti da raccontare anche dell'ambientazione e tutto, in questo caso Leigh non ci parla mai di quei tempi ma solo ed esclusivamente della vita di un personaggio che è assolutamente noiosa e senza neanche un fatto interessante, senza nessun climax, esclusa la morte nel finale e i classici 10 minuti del periodo di malattia. Si tratta di un continuo di scene, anzi per lo più di inquadrature, perchè la regia o il montaggio(in una stessa scena) non esiste quasi mai, sono solo una serie di strepitose e studiatissime inquadrature una dietro l'altra, con una fotografia che si dovrebbe far studiare nelle scuole di cinema.

 

Timothy Spall

Turner (2014): Timothy Spall

 

Ma oltre a questa fotografia non rimane poi molto, finita la visione vi rimarrà negli occhi l'immagine di questo artista per nulla esaltante pero' sicuramente importnate e anticipatore dell'impressionismo ma niente di più. Lo consiglierei solo a chi ci capisce di questa arte pittorica e magari sarà interessato e divertito nel trovare i vari riferimenti alla caratteristiche del pittore. Perchè per tutti gli altri dopo 30 minuti gia si sa tutto, e le altre quasi due ore non aggiungono nulla di nulla.

 

Riassunto: il cinema non è fatto solo di tecnica, una sufficienza risicata per questo film.

 

Timothy Spall

Turner (2014): Timothy Spall

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