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Turner

Regia di Mike Leigh vedi scheda film

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La recensione su Turner

di logos
7 stelle

 E’ difficile escogitare un film su un artista pittore, senza essere fedeli nel resoconto biografico o senza stravolgerne il significato con scene ad effetto. Nel primo caso si rischia di riprodurre una realtà che in versione cinematografica risulta una rappresentazione semplificata, nel secondo caso pur di evitare la semplificazione si rischia l'esatto opposto, di complicare all'inverosimile.

Il regista qui, trova un’altra via, quella di riprodurre si' la storia del pittore, ma non in modo rettilineo,  semmai cercando di coglierlo nei suoi momenti di ispirazione, di chiusura scorbutica, di cinismo e di compassione. In altre parole ne dà una rapparesentazione tipica, come tipico è l'ambente storico della prima metà dell'Ottocento.

 

Un Turner che pur attraversando la depressione che si accentua sempre più con la morte del padre, al quale è molto affezionato, sa mantenere un’immagine pubblica nella Royal Academy of Arts, nonostante incontri difficoltà di apprezzamento della sua opera da parte della regina. Da qui inizia il suo declino interiore, anche se non manca la confortevole presenza dell’amante, che lo sostiene nell’affetto.

 

Intanto il progresso avanza, e Turner sembra assecondarlo; se prima cerca di cogliere la luce nelle albe e nei tramonti, ora cerca di vederne le pieghe nella macchina a vapore. Ma di fronte alla fotografia, Turner si sente disarmato, teme che la sua arte possa terminare, anche se ne prova fascino, al punto da far immortalare se stesso e la sua amante nella camera oscura.

 

Un Turner insomma nel quale possiamo immedesimarci, perché anche noi come lui viviamo in un’età di mezzo, tra vecchie e nuove tecnologie e non sempre sappiamo il perché del cose, anche se queste colpiscono la percezione e il nostro stato d’animo più di quanto possa dire un concetto. Ed è proprio qui la grandezza del regista, saper mostrare l’esistenza di Turner non tanto attraverso i dialoghi, che pure ci sono e dicono molto nella loro essenzialità (la teoria dei colori, il magnetismo, il confronto tra arte tradizionale e quella romantica) ma soprattutto attraverso le immagini nitide, le riprese di ampi paesaggi che ci parlano della natura nel suo rinascere nello spirito della storia, intrisa di speranze, di povertà, di lotta per la vita, fino alla fine, per non distrarsi dalla luce, ragione di tutta un’esistenza.

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