Regia di Stephen Daldry vedi scheda film
"Non abbiate timore; tutto è compiuto."
Tre adolescenti che vivono intorno a una discarica (Trash) si impossessano di un portafoglio, rinvenuto ta i rifiuti, che è prezioso non tanto per il denaro che contiene, quanto per il segreto che vi si nasconde e per cui il possessore ha preferito farsi torturare dalla polizia (al soldo del potente locale) piuttosto che rivelarlo.
Ma i ragazzi, con la testardaggine di chi vive nelle favelas e non ha niente da perdere, si mettono in testa di risolverne l'enigma, mettendo a repentaglio non solo la propria vita, ma quella dell'intera comunità...
Daldry, già regista di Billy Elliot, torna a proporci una storia da una visuale adolescenziale, cogliendo quella modalità dei teenager dell' affrontare le cose in cui si crede con tenacia e ostinazione ("Perchè lo hanno fatto? perchè era giusto!").
In più, grazie ad una fotografia veramente apprezzabile, anche le favelas sembrano luoghi spettacolari, così come la vita che vi si trascorre, che appare quasi favolosa. Ma il problema forse è proprio che il tutto tende ad apparire troppo "favoloso"....
Certo, il contenuto di favola vuole essere il vero leit-motiv della storia. E quindi vengono usati anche tanti elementi stilizzati, al limite della stigmatizzazione: polizia malvagia e corrotta, ragazzini sempre sorridenti, città dal doppio volto e mare sempre azzurro, quasi come i personaggi sempre ben riconoscibili della fiabe.
Non voglio invece pensare all'ipotesi che il Regista avese intenzioni di muovere una critica socio-politica ai Brasiliani: se fosse così, dovrebbe sopportare l'obiezione, come già qualcun altro ha detto, che è facile fare rilievi da bravo occidentale con la pancia piena e forse anche un po' di spocchia: anche perchè, volendo raccontare storie in un contesto di degrado, oggi come oggi potrebbe restare comodamente anche nella sua Gran Bretagna...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta