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Fury

Regia di David Ayer vedi scheda film

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La recensione su Fury

di mariogri
7 stelle

''Gli ideali sono pacifici, la storia e' violenza'' cosi' detta al suo giovane commilitone il duro sergente dell' esercito U.S.A. Wardaddy (Brad Pitt), chiamato ad un difficilissimo compito in terra tedesca, verso la fine della seconda guerra mondiale. Lui, al comando di un carro armato Sherman e di un manipolo di uomini coraggiosi, tra cui l' ultimo arrivato ed arruolato, (il giovanissimo Logan Lerman), tentera' con disperazione e coraggio di colpire al cuore una Germania nazista, gia' allo stremo e sicura perdente.

Al regista David  Ayer va il merito di restituirci a chiare lettere tutto il marcio e la puzza del conflitto, senza sconti o facili concessioni a ''pretesi e retorici eroismi''.

Agli attori tutti (a cominciare da un convincente Brad Pitt, per finire a Logan Lerman) il plauso di aver recitato secondo copione, senza tentennamenti, con ricercata volonta' di rappresentare un mondo crudele, fatto di sangue, violenza, privo di pieta', perche' i vinti non la meritano, cosi' come non la vogliono i nostri protagonisti. Non esistono eroi, questo il messaggio che abbiamo colto, soltanto cimento, crudo e spietato tentativo di uscire dalla melma che la forza bellica ha prodotto, e poi tornare a casa, a raccontare, a dimenticare, a fare sesso, a riprendere una vita che non sara' piu' quella di prima.

Non c'e' spazio per nessun umanesimo, i buoni non sono buoni, i cattivi non sono cattivi, gli uomini combattono ed eseguono degli ordini, il teatro dei combattimenti e' solo un affresco che odora di marcio, di merda, di morte.

E, alla fine, ci penseranno gli storici a far quadrato su presunte verita' che non sono ne' possono essere che parziali, faziose, incomplete; e questo non soltanto perche' la storia viene scritta dai vincitori, ma, soprattutto, perche' non esistono ragioni ne' torti che possano spiegare o addirittura giustificare una guerra, un atto di violenza, una strage.

Il film ci pare segua questa puntigliosa e scomoda analisi e ci fa capire che anche un soldato tedesco  (un ragazzo, come il giovane che riuscira' a nascondersi sotto il carro armato) puo' scegliere di risparmiare un nemico innocente da sicura morte per farlo risorgere dalle sue stesse  ceneri.

Brad Pitt e' attore e coproduttore ( scelta obbligata, se si vuole salvare il cinema da sicuro declino), e si accompagna ad uno stuolo di co-stars che non sfigurano, anzi, arricchiscono il suo ruolo di principale protagonista. Da vedere.

Titolo: Fury; genere: guerra; durata: 120 min.; interpreti: Brad Pitt, Logan Lerman, Shia LaBeouf, John Bernthal, Michael Pena, Scott Eastwood, Jonathan Bailey, Branko Tomovic, Adam Ganne. Giudizio: buono; voto: 7; firmato: Mario Grippo, Milano.

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