Regia di Morten Tyldum vedi scheda film
Dopo il genio di "La teoria del tutto" eccone un'altro per la logica dei doppioni tanto cara al cinema. Qui, per fortuna, viene dato meno risalto alla sfera privata che rimane presente ma non centrale. Centrale è invece la Storia con la S maiuscola, vero motivo di interesse. Assistere sia alla costruzione della macchina, sia della strategia segreta che porterà alla sofferta vittoria, colpisce quasi quanto il realizzare che la maggior parte delle persone sopravvissute alla guerra, ha passato il resto della propria esistenza credendo,bene o male, alla bugia ufficiale. La realizzazione tecnica? Pura routine con l'eccezione della protagonista femminile, irritante e fuori luogo.
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