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The Imitation Game

Regia di Morten Tyldum vedi scheda film

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La recensione su The Imitation Game

di mc 5
10 stelle

Finalmente sono riuscito poi a vederlo. Tante le cose che ci sarebbero da dire su questo bellissimo film, ma esporrei solo delle banalità perchè nel frattempo è già stato detto praticamente tutto, nel bene e nel male. Colpa mia. che mi sono attardato a vederlo, probabilmente influenzato da tutta una serie di critiche negative. E proprio da qui vorrei partire, dalle critiche. Pare che quest'opera abbia attuato una scissione tra il pubblico e la critica. Per il pubblico ben poco da dire, se il film è tuttora nella top ten degli incassi nazionali è evidente che gli spettatori hanno gradito senza riserve. Quanto alla critica ci è nota la solfa con quale il film è stato condannato senza appello...trattasi di "PRODOTTO costruito a tavolino per vincere facile un sacco di Oscar". Al che io sommessamente faccio notare una cosa. Se un film è realizzato su un impianto classico, ed è un film che cerca di coinvolgere il pubblico anche a livello di passione e di sentimento, lo vogliamo liquidare come prodotto ruffiano in cerca di Oscar? Già così, a priori? A me pare che questa deriva critica sia molto miope. Il film è accusato di essere ordinario e convenzionale dai detrattori, ma se c'è qualcosa di "ordinario e convenzionale" lo sono proprio certe critiche preconfezionate che ho letto un pò ovunque. In realtà si tratta di un dramma potente che racconta una vicenda autentica appassionante e coinvolgente, sia a livello storico che sentimentale. Dicono che la regìa sarebbe "anonima"...ammetto che non è personalissima ma nemmeno da disprezzare. E poi qui ci si affida, oltre che alla veridicità storica dei fatti narrrati, soprattutto ad una manciata di attori semplicemente meravigliosi. La storia è ormai talmente risaputa che non necessita certo di essere raccontata. Protagonista indiscusso ne è Alan Turing, matematico inglese che realizzò (a costo di indicibili sacrifici umani e sociali e professionali che lo segnarono per sempre conducendolo al suicidio giovanissimo a soli 41 anni) un "sistema informativo artificiale" che pose le basi dei nostri comuni computer. Sullo sfondo del conflitto mondiale, egli dimostrò che la sua mente era qualcosa di inavvicinabile per chiunque lo circondava, tanto che Turing iniziò un percorso che rese possibile una rivoluzione tecnica-culturale più che epocale. E sgomenta apprendere (come è capitato a me) che le Autorità inglesi lo hanno "nobilitato" solo in anni recenti (ma in che cavolo di mondo viviamo??). Ho detto "nobilitato" riferendomi a quella sua omosessualità che lo costrinse ad umiliazioni e sofferenze (compresa una terapia di "castrazione chimica" che oggi ci appare come un crimine contro l'umanità). Un Genio come Einstein o Newton, senza ombra di dubbio, suicidatosi per lo sconforto umiliante di essere CONDANNATO per omosessualità (che ai suoi tempi era REATO, incredibile!!!), Una vicenda piena di passione ma anche di sommo dolore, dunque, una storia che non può non lasciare il segno in ogni spettatore. Qualcosa quindi che va ben oltre quel drammone convenzionale con cui i detrattori hanno voluto etichettarlo. Prima che mi dimentichi, non posso non segnalare il bellissimo commento musicale di Alexandre Desplat, probabilmente oggi sulla piazza il miglior compositore di colonne sonore. Benedict Cumberbatch è una roba che non si commenta, parlare di "eccellenza" è puro eufemismo, un lavoro d'attore clamoroso che lui ha fatto su sè stesso che PRETENDE l'Oscar e se non glielo danno giuro che m'incazzo. Quanto a Keira Knightley, confesso che non è mai stata la mia passione però qui è decente (tuttavia non eccezionale). Ma la sorpresa è il talento espresso da figure di contorno (ancorchè attori già piuttosto navigati) come Allen Leech (il detective) e Matthew Goode (il collega di Turing). Menzione speciale per il "monumento" Charles Dance, carismatico ancor più del solito.
Grandissimo film. "Classico" come pregio e non come elemento d'accusa. Ecco.

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