Regia di Paul W.S. Anderson vedi scheda film
Sopravvissuto al massacro della propria tribù e cresciuto come gladiatore, il britanno Milo viene spedito a Pompei per partecipare ai combattimenti del locale anfiteatro. Nella cittadina campana, incontra, innamorandosene ed essendo ricambiato, la nobile Cassia, mentre nel senatore romano Corvo e nella sua guardia del corpo Marco Proculo riconosce proprio i responsabili dell'uccisione dei suoi genitori. Potrebbe essere l'occasione giusta per vendicarsi e coltivare un amore impossibile, ma siamo alla fine di agosto del 79 d.C. e il Vesuvio comincia a dare inquietanti segni di risveglio.
A cominciare dall'eruzione, in realtà durata giorni e qui condensata in pochi minuti, inutile elencare la pletora di inverosimiglianze storiche che caratterizzano questo mediocre ibrido tra vendetta movie e film apocalittico (una roba a metà tra Il Gladiatore e Armageddon), meglio concentrarsi sui (pochi) lati positivi, in particolare la bella ricostruzione degli ambienti, i buoni e tutto sommato credibili effetti speciali e il coraggio di optare per soluzioni narrative piuttosto crude e non troppo consolatorie.
Classico cast da tv movie inglese, con poche star (i più noti Kiefer Sutherland e Carrie-Ann Moss) e parecchi ottimi attori. A costo di essere lapidato dai tanti fans di Game Of Thrones, serial fantasy del quale è uno degli interpreti, forse l'elemento più debole, anche a cagione di un'espressività più o meno pari a quella di un tronista di Uomini e Donne, è proprio il perennemente imbronciato Milo/Kit Harrington: molto meglio la bellezza esotica e non banale della co-protagonista Emily Browning.
Dirige Paul W.S. Anderson: inutile attendersi finezze dal regista di Mortal Kombat e Resident Evil, ma lo spettacolo, grandioso e tonitruante, è abbastanza garantito.
Provaci ancora Paul: 4/10.
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